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Cronaca

Infermiera aggredita nel parcheggio dell’ospedale

E’ accaduto di sera nel parcheggio sotterraneo. Interviene il sindacato Nursind: «C’è paura, bisogna intervenire per garantire la sicurezza»

Aggredita e derubata nel parcheggio sotterraneo

Era appena salita in auto, per rientrare a casa dopo una giornata di lavoro. Un uomo, nel buio, ha mandato in frantumi il finestrino, le ha sferrato un pugno in faccia e le ha rubato la borsa che era appoggiata sul sedile del viaggiatore. E’ accaduto alcune sere fa al parcheggio sotterraneo dell’ospedale “Cardinal Massaia”, al piano -3. Vittima un’infermiera che lavora nella struttura e che aveva svolto il turno pomeridiano. Il tempo di cambiarsi e di svolgere le operazioni di routine per il “fine turno” ed era scesa al parcheggio per riprendere l’auto. Erano circa le 22,30. Un grande spavento, ma per fortuna nessuna conseguenza seria per la salute. La borsa è poi stata ritrovata a poca distanza, priva del denaro che conteneva.

Nursind: «C’è paura tra personale e utenti»

La paura che stanno vivendo personale sanitario e utenti viene messa in evidenza dal Nursind di Asti, il sindacato delle professioni infermieristiche. «Crescono preoccupazione e senso di insicurezza tra chi, ogni giorno, si reca all’ospedale per svolgere il proprio lavoro, ma anche tra gli utenti. Sono molte le segnalazioni che abbiamo ricevuto dopo l’ennesimo episodio di cronaca all’interno del parcheggio sotterraneo – dice il Nursind – Chi svolge il turno pomeridiano raggiunge il parcheggio sotterraneo intorno alle 23, in una sensazione di desolazione totale. Oltre alla rapina subita dall’infermiera, nello stesso mese, a due auto in sosta sono state rubate le gomme e cerchi; e nel 2018 l’area è stata protagonista di una serie di furti che hanno riguardato sia lavoratori sia l’utenza pubblica».

«Servono interventi per garantire la sicurezza»

«Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma l’Azienda ha il dovere di mettere in sicurezza la struttura ospedaliera, sia per i lavoratori che per l’utenza», dice Gabriele Montana, segretario territoriale di Nursind Asti. «Invieremo una lettera alla Direzione dell’Asl di Asti, al sindaco Rasero e al consiglio comunale, in modo da coinvolgere anche le forze politiche locali per una più rapida e condivisa risoluzione del problema sicurezza – annuncia il sindacato – Un primo intervento potrebbe riguardare l’adozione di sistemi di videosorveglianza, ma anche il potenziamento del del personale di vigilanza. Attualmente a sorvegliare l’intero complesso ospedaliero c’è un solo vigilante». Aggiunge Montana: «Il problema va risolto prima possibile, prima che possa verificarsi qualcosa di veramente irreparabile».

Marta Martiner Testa

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