Ancora fortissimo lo sgomento per la morte di un artigiano di 50 anni avvenuta ieri pomeriggio a Castagnole Monferrato. L’uomo, Silvano Risso, residente in frazione Sessant, stava lavorando agli infissi di una casa che si affaccia alla fine di via Umberto Primo, vicino alla farmacia del paese, quando è precipitato dal ponteggio.
Un tragico volo che gli è costato la vita a causa delle gravissime fratture e lesioni interne riportate e che ora è al vaglio degli investigatori dello Spresal che sono intervenuti e hanno acquisito tutta la documentazione del cantiere e fatto i rilievi per ricostruire la dinamica dell’infortunio e le eventuali responsabilità.
Sulla triste vicenda intervengono i sindacati di categoria. In una nota firmata da Marco Ciani della Cisl e Massimiliano Campagna della Filca Cisl di Alessandria e Asti, dichiarano: «La Cisl e la Filca Cisl (sindacato edili) di Alessandria Asti, esprimono cordoglio alla famiglia, per la morte prematura del operaio edile caduto dall’impalcatura a Castagnole Monferrato.
Attendiamo di conoscere dalla magistratura le dinamiche dell’incidente, ma appare chiaro che c’è ancora da fare molto in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e soprattutto in edilizia. I numeri degli infortuni sono ancora alti. Negli ultimi anni in Piemonte nel settore sono morti mediamente circa 11 addetti per anno. Questi sono padri, figli o fratelli che sono usciti di casa per guadagnarsi da vivere, senza più farne ritorno. Un dramna familiare e sociale che devasta chi lo vive in prima persona.
I sindacati delle costruzioni chiedono da anni maggiori controlli e più rispetto delle misure di sicurezza, unitamente alla valorizzazione della figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, oltre a più formazione specifica sui rischi nei cantieri e di tutti i luoghi di lavoro. Questo è quello che occorre urgentemente per riuscire a invertire la rotta e dare più tranquillità agli addetti ai lavori e alle loro famiglie».