Intossicati al banchetto: depositata l’attesa consulenza medico legale
A poco meno di sei mesi dalla morte di Pierino Magnelli a tre giorni dalla partecipazione ad un banchetto nuziale al ristorante Locanda delle Antiche Sere di Maretto, cominciano ad arrivare le prime risposte di biologi e medici legali incaricati dalla Procura di Asti, dai difensori degli indagati e dagli avvocati delle parti civili.
Nei giorni scorsi è stata depositata la tanto attesa consulenza medico legale del dottor Apostol, incaricato dal pm inquirente di fare chiarezza sul decesso di Magnelli, 77 anni, zio dello sposo e fra gli invitati al pranzo di nozze (nella foto con il nipote in una foto scattata proprio al ristorante).
I difensori: “La prima causa del decesso fu l’ernia intestinale”
Sul contenuto del documento, inviato per conoscenza anche agli avvocati di difesa e delle parti civili, c’è ancora massimo riserbo, ma i due difensori del gestore indagato, gli avvocati Piermario Morra e Nicola Calleri, hanno dichiarato: «I nostri consulenti stanno esamìnando la relazione e le contestuali conclusioni; fin d’ora si può evidenziare come il signor Magnelli risultasse inequivocabilmente portatore di una condizione patologica, un’ernia del grosso intestino, che da sola avrebbe potuto giustificare la comparsa di una necrosi intestinale che è poi essere risultata il “primum movens” del decesso».
Quasi un centinaio gli invitati con malesseri da intossicazione
Pierino Magnelli era stato ricoverato in ospedale il martedì dopo un giorno di forti crisi di vomito e diarrea che erano iniziate poche ore dopo il termine del pranzo a Maretto. Le sue condizioni erano velocemente precipitate e nelle prime ore di mercoledì era intervenuto il decesso. Nelle cause di morte, i medici avevano parlato di intossicazione alimentare come “concausa” del tragico evento. Nel frattempo molti altri invitati al matrimonio avevano lamentato sintomi da intossicazione alimentare e per qualcuno di loro erano stati fatti esami e analisi, per comparare gli esiti con quelli di Magnelli.
Sopralluogo e sequestri del Nas
Contemporaneamente i Nas di Alessandria avevano provveduto a fare un sopralluogo nel locale e nelle cucine e a fare “tamponi” alla ricerca di eventuali batteri responsabili del malessere degli invitati e, soprattutto, della morte di Magnelli.
“La tossina trovata allo zio deceduto non era presente negli alimenti serviti”
Gli avvocati Morra e Calleri, nei loro commenti a caldo, introducono anche la questione dell’intossicazione, parlando di Clostridium una tossina che è stata rinvenuta nel corpo di Magnelli ma non negli alimenti serviti al banchetto nuziale (e, pare, in uno solo dei cento invitati che hanno presentato sintomi dell’intossicazione) «tanto che si può ragionevolemente affermare che non è possibile effettuare delle ipotesi su quale alimento possa essere stata la fonte della sintomatologia gastro-intestinale».