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La badante e l'anziano, è stata circonvenzione?
Cronaca

La badante e l'anziano, è stata circonvenzione?

Finisce in tribunale, con un processo per circonvenzione di incapace, il rapporto di lavoro fra una badante romena e un anziano che abita in un paese della provincia di Asti. Lui, ex dirigente

Finisce in tribunale, con un processo per circonvenzione di incapace, il rapporto di lavoro fra una badante romena e un anziano che abita in un paese della provincia di Asti. Lui, ex dirigente statale, già sindaco e consigliere provinciale, vedovo, dopo una grave malattia, si è affidato alle cure di alcune assistenti che lo aiutassero nella vita quotidiana. Soprattutto una, che più di altre lo seguiva da vicino in via piuttosto continuativa. A carico della donna, il dirigente in pensione ha addebitato una serie di ammanchi di denaro. Sentito in aula, ieri l’uomo ha detto di aver rivenduto un terreno in Romania realizzando un ricavo di 70 mila euro depositati in una banca di quel Paese.

Ha ammesso di aver disposto un bonifico di altri 30 mila euro perchè a 100 mila euro avrebbe ottenuto un interesse molto più alto ma, in seguito, non solo ha scoperto che su quel conto intestato inizialmente solo a lui era presente anche la firma della badante per delega, ma che di quel bel gruzzoletto non era rimasto più nulla. Fra le altre accuse contestate alla donna e ad un connazionale, rientra anche un testamento a favore della badante smentito fermamente dalla parte lesa, che ha riconosciuto la sua calligrafia nella scrittura privata, ma sostenendo di non aver mai avuto intenzione di lasciare tutto alla straniera. Un altro punto in contestazione è il prosciugamento di un conto corrente postale di circa 15 mila euro, quello utilizzato per le spese correnti di casa.

La badante aveva l’accesso al postamat e al codice e l’uomo, una volta andato in Posta per fare un’operazione, aveva scoperto che sul conto non c’erano più soldi. Si parla anche di un prestito da 5 mila euro fatto in contanti all’amico della badante, mai restituiti; un amico imputato anche lui che si sarebbe presentato a casa dell’anziano in compagnia di una sedicente responsabile dell’Unicef interessata ad acquistare la grande casa in vendita, del valore di circa mezzo milione di euro. Sospettata di rubare anche il contante in casa, i carabinieri avevano segnato delle banconote da 50 euro che l’anziano aveva nascosto e che sono state trovate in seguito in possesso della badante. L’anziano ha anche respinto di aver avuto una relazione con la donna romena, rispondendo così ad una domanda dell’avvocato Lavagetto, difensore della coppia di imputati.

Daniela Peira

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