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Cronaca

La Finanza scopre 24 stranieri,
i "furbetti" dell'assegno sociale

Se 350 euro di pensione vi sembrano pochi in Italia, in altri Paesi d'Europa sono invece una cifra più che dignitosa per affrontare con serenità la vecchiaia. Così alcuni stranieri che avevano

Se 350 euro di pensione vi sembrano pochi in Italia, in altri Paesi d'Europa sono invece una cifra più che dignitosa per affrontare con serenità la vecchiaia. Così alcuni stranieri che avevano ottenuto in Italia il diritto all'assegno sociale introdotto sotto il Governo Prodi, sono rientrati in patria assicurandosi una pensione italiana in un Paese diverso dall'Italia. Ad indagare su questi casi la Guardia di Finanza che ha scoperto 24 persone di nazionalità straniera che percepivano l'assegno sociale indebitamente durante i periodi di soggiorno al di fuori dell'Italia.

L'assegno sociale agli anziani stranieri, infatti, era previsto per i cittadini residenti stabilmente in Italia che abbiano compiuto 65 anni e tre mesi di età e che si trovino in condizioni economiche particolarmente disagiate; non è previsto che abbiano, durante la vita lavorativa, versato contributi, perchè si tratta di una provvidenza di tipo sociale, non previdenziale. L'assegno ammonta a circa 350 euro mensili. La stessa norma, però, prevede che lo straniero ne abbia diritto finchè è residente in Italia e per periodi di soggiorno all'estero che non superino i 30 giorni. E i controlli del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Asti è andata a controllare proprio i giorni in cui gli ultra65enni stranieri rimanevano fuori dall'Italia.

Scoprendo, per 18 di loro, che vivevano all'estero per molti mesi di seguito, soprattutto in patria. Si tratta di anziani albanesi, romeni, marocchini che, di fatto, si erano nuovamente stabiliti a casa loro continuando ad incassare la provvidenza sociale italiana; a loro carico un'ordinanza di restituzione di quanto percepito indebitamente e una multa. Sei stranieri hanno invece superato la soglia di circa 4 mila euro incassati senza diritto e dunque si sono "meritati" una denuncia penale. Del campione di stranieri controllati, inoltre, cinque risultano stabilmente dimoranti fuori dall'Italia da oltre  un anno e per loro è partita la segnalazione all'Inps per la revoca dell'erogazione dell'assegno sociale. Questo tipo di controlli rientrano nell'attività di controllo e di tutela della spesa pubblica nazionale che ogni anno ogni Comando della Guardia di Finanza pianifica tenendo conto degli organici a disposizione.

Daniela Peira

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