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Cronaca

La mappa del crimine di febbraio
in una Asti prima per furti in Italia

Asti si è guadagnata il poco invidiabile primato della città in Italia con il più alto numero di furti in abitazione rispetto al numero di abitanti. E il mese di febbraio appena trascorso va in

Asti si è guadagnata il poco invidiabile primato della città in Italia con il più alto numero di furti in abitazione rispetto al numero di abitanti. E il mese di febbraio appena trascorso va in archivio con nuovi episodi registrati in città e nei paesi della provincia. A partire dal furto in un'abitazione di Castello d'Annone, che ha fatto scattare la caccia all'uomo, terminata con l'arresto di due albanesi. Un inseguimento rocambolesco a tutta velocità, con incroci "saltati" e strade imboccate in contromano, terminato in via Bottino. Lì, nel parco a ridosso della collina, la Punto inseguita dalle pattuglie della polizia si è schiantata in un fosso. La sorpresa dei poliziotti, quando scoprono che in auto c'è anche un bambino di 12 anni, figlio di uno degli albanesi. La vettura, di proprietà di un altro albanese, era inoltre priva di assicurazione.

Nella "mappa della cronaca" di febbraio doppia incursione dei ladri agli impianti sportivi comunali di Antignano: prima si sono portati via i pannelli solari della struttura rinnovata lo scorso anno; poi, pochi giorni fa, il furto della caldaia e dei termosifoni. Alla "Marchisio engineering" di località Valbella, azienda leader della biciclette, furto con un bottino che potrebbe aggirarsi sui 70 mila euro. Alla "Ecoimpianti" di via Guerra un episodio che ha destato grande amarezza, oltre che un danno di 150 mila euro: con il favore del buio una pala meccanica è stata data alle fiamme. E c'è poi il sarto di piazza Catena che si è visto spaccare la vetrina con un violento colpo alla porta, per aver rifiutato ad un marocchino la richiesta di 2 euro. Altrettanto spiacevoli gli episodi di roghi di passeggini per bambini lasciati nell'androne dello stabile, avvenuti nella stessa serata in due palazzine della stessa zona della città, in via Malta e in corso Volta.

Tra gli episodi più gravi avvenuti a febbraio, il ferimento di un buttafuori della discoteca "Mirò" di corso Torino. Una coltellata all'addome e una violenta botta alla testa: secondo la ricostruzione della polizia, l'uomo, un 40enne originario della Costa d'Avorio, molto conosciuto ad Asti e da tutti descritto come persona seria e professionale, è stato aggredito da un gruppo di sei persone che tentava di entrare nel locale. Al suo rifiuto sarebbe scattata l'aggressione. Polizia e carabinieri sul posto ed è stato recuperato un coltello di 30 centimetri di lunghezza.

Situazione di allarme anche per due buste sospette spedite all'indirizzo dell'Agenzia delle entrate. I due casi sono avvenuti a distanza di due giorni. La prima missiva è stata intercettata al Centro di smistamento delle Poste di località Rilate ed era stata imbucata a Montegrosso. Ci si è accorti che dalla busta fuoriusciva una polverina bianca ed è stata allertata la polizia, che ha messo in atto i dispositivi di sicurezza previsti in casi del genere. Così come era stato fatto quando una nuova busta è riuscita a raggiungere gli uffici di corso Einaudi. Immediato l'intervento della Digos della polizia, ambulanze del 118, vigili del fuoco e polizia municipale. Un lungo pomeriggio negli uffici al secondo piano: sono rimasti per ore chiusi all'interno impiegati, la dirigente e quattro poliziotti. Nelle due buste non era contenuto materiale pericoloso.

Intervento da parte della Forestale, su segnalazione della Lav: la stalla di una cascina di Montemagno è stata chiusa per le precarie condizioni in cui erano tenuti gli animali, soprattutto per quanto riguarda la malnutrizione. Lo stato di sofferenza dei capi di bestiame, secondo quanto emerso dalle indagini, non sarebbe stato inflitto volontariamente dall'allevatore, ma per le condizioni dell'uomo, che non era più in grado di prendersi cura della sua stalla in modo adeguato. 25 bovini e un cavallo sono stati trasferiti in una stalla idonea.

Da segnalare anche diversi incidenti stradali. Ricoverato con fratture e lesioni a seguito di un'uscita di strada con la sua auto mentre rientrava a Revigliasco il campione del tamburello Aldo "Cerot" Marello. Numerosi i messaggi di auguri che gli sono stati rivolti. Apprensione anche per la veterinaria di Mombercelli rimasta ferita in un incidente a Montaldo Scarampi: nel tratto di rettilineo della provinciale, di fronte alla "Caredio Trans", la sua auto si è infilata sotto un camion che la precedeva. Tamponamento di quattro veicoli in tangenziale: coinvolti due autocarri, un furgone e una vettura; è rimasto ferito il conducente di uno dei camioncini.

Marta Martiner Testa

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