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Cronaca

La “nevicata del secolo” che non c’è stata: esposto di un pensionato di San Damiano sull’allarme meteo

Chiede che qualcuno paghi per le previsioni meteo sbagliate che hanno portato alla chiusura di scuole, negozi e alla paralisi di uffici e attività

Procurato allarme?

C’è un seguito più sostanzioso e legale alle polemiche che erano impazzate due settimane fa in seguito all’allarme meteo sulla nevicata abbondante che invece si è risolta in un innocuo imbiancamento delle colline. Una previsione che aveva spinto quasi tutti i sindaci della provincia, Asti in prima fila, a decretare la chiusura delle scuole per le giornate di venerdì 1 e sabato 2 febbraio.

Ebbene, un geometra in pensione di San Damiano, Franco Cerrato, si è rivolto all’avvocato Erik Bodda per presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Asti.

Scuole e negozi chiusi, gente a casa

«Per tutta la settimana di fine gennaio – si legge nell’esposto – numerosi siti web di meteorologia annunciavano una nevicata eccezionale nel Sud Piemonte per il giorno venerdì 1 febbraio. La temuta tormenta di neve non si verificava ma al contrario una spolverata di nevischio avvolgeva la provincia astigiana senza creare particolari problematiche. Il danno economico – prosegue l’esposto – dell’allarmismo sulle attività della vita quotidiana è stato rilevante e dirompente: gran parte delle scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse, una parte dei dipendenti della Pubblica Amministrazione sono rimasti a casa, la gente in preda al panico da neve è rimasta barricata in casa e numerose attività commerciali hanno tenuto chiuso per nulla».

Insomma, Cerrato chiede che qualcuno paghi per questo allarmismo meteorologico e ha presentato l’esposto contro ignoti.

Pronta una class action

«La dipendenza dei privati e delle istituzioni da sistemi di previsione meteo inattendibili è sotto gli occhi di tutti – commenta il legale, l’avvocato Erik Bodda che ha materialmente provveduto alla stesura dell’esposto – Il sistema è distorto e qualcuno dovrà rispondere per aver paralizzato la regione per pochi centimentri di neve. Sono in contatto – conclude l’avvocato – con l’Associazione Consumatori del Piemonte per valutare una class action per tutti i commercianti e consumatori danneggiati nel caso in cui vengano individuati i responsabili».

 

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