In dieci anni una cartella esattoriale ha quasi decuplicato il suo valore. E il suo intestatario mette mano alla sua vena artistica per una protesta plateale (e autorizzata). Parliamo di Cosimo Gatti,
In dieci anni una cartella esattoriale ha quasi decuplicato il suo valore. E il suo intestatario mette mano alla sua vena artistica per una protesta plateale (e autorizzata). Parliamo di Cosimo Gatti, pittore di Agliano, crollato sotto le prime picconate della crisi tuttora perdurante. Dopo aver svolto lattività di autotrasportatore in proprio per tanti anni, Gatti ha chiuso la sua partita Iva nel 2004 con un debito verso lo Stato di circa 9 mila euro per il mancato pagamento dei contributi nei tre anni precedenti. «Di lì sono cominciati i miei guai racconta Gatti perché da quel momento Equitalia mi ha perseguitato per riscuotere quella cartella. Mi è stata ipotecata la casa per due volte e, ad ogni anno che passava, il valore da restituire aumentava. Oggi siamo arrivati a 77 mila e 326 euro. Che non ho, perché non ho un impiego stabile e sono stato a lungo ospitato nel dormitorio di Asti».
La casa ipotecata è stata assegnata alla moglie e alla figlia dopo la separazione e lui oggi vive in una casa messa a disposizione, a titolo gratuito, da una persona che si è presa a cuore la situazione del pittore. Cosimo Gatti non ce lha solo con Equitalia, ma anche con Silvio Berlusconi, reo, secondo lui, di aver dato carta bianca allazienda di riscossione dei crediti che ha poi attuato politiche aggressive di rientro dei debiti. «Hanno sulla coscienza i tanti suicidi registrati in questi anni dice Gatti di piccoli imprenditori che non potevano permettersi di saldare i debiti con lo Stato».
A Berlusconi, il pittore astigiano ha già dedicato diverse sue opere, soprattutto quadri con inserimenti di fotografie a tecniche miste; tanto da realizzarne un album monografico che comprende opere premiate a concorsi darte fiorentini. Fra le tele più impattanti quella di Gatti messo in croce da Equitalia. Unopera che sarà visibile a tutti da fine aprile nelle bacheche di affissione in piazza Marconi (stazione ferroviaria), piazza Catena (davanti agli uffici del Comune di Asti) e in corso Torino (davanti alla sede astigiana di Equitalia). Cosimo Gatti, infatti, ne ha realizzate sei copie a dimensione di manifesto e ha chiesto ed ottenuto regolare autorizzazione allaffissione della sua protesta artistica.
Daniela Peira