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Cronaca

La tabaccheria presa di mira dai rapinatori:
tre rapine in tre anni, ogni volta il pestaggio

Picchiato, preso a calci e rapinato dell'incasso di una giornata di lavoro. Un'aggressione molto violenta, di cui nel fine settimana è rimasto vittima il titolare della tabaccheria di via

Picchiato, preso a calci e rapinato dell'incasso di una giornata di lavoro. Un'aggressione molto violenta, di cui nel fine settimana è rimasto vittima il titolare della tabaccheria di via Pietro Micca. Erano le 23, l'uomo stava per chiudere il negozio, quando tre uomini armati e con il volto coperto, gli sono arrivati alle spalle e lo hanno minacciato con una pistola. Ma lo hanno anche picchiato selvaggiamente, tanto da farlo finire al pronto soccorso dell'ospedale. Alcuni passanti si sono accorti di quanto stava accadendo e hanno immediatamente provveduto a chiamare la polizia, al numero di emergenza "113" della sala operativa. Subito sono arrivate le pattuglie delle Volanti, così come l'ambulanza del 118. I rapinatori si erano già allontanati, con un bottino in via di quantificazione.

Ma non è la prima volta che la stessa tabaccheria viene presa di mira dai rapinatori. L'ultimo episodio risale a nemmeno un anno fa. Era metà giugno dello scorso anno. Il colpo era stato studiato giorni prima. Un sabato sera una banda di tre uomini, con il volto coperto da passamontagna, hanno atteso, all'orario di chiusura, che i titolari della tabaccheria ricevitoria di via Pietro Micca uscissero dopo la giornata di lavoro. Li hanno aspettati presso l'ingresso sul retro del locale, dove due giorni prima, intrufolandosi nel cortile, avevano manomesso il fermo di un infisso per prepararsi la strada alla rapina che avevano organizzato. Così, li hanno bloccati e, sotto la minaccia di una pistola, li hanno rapinati.

Allora il bottino era stato di 15 mila euro. Poi la fuga, a piedi, attraverso il parco Monterainero. Circa tre anni fa, sempre lo stesso tabaccaio, era stato inseguito ed aggredito e anche allora era dovuto ricorrere all'ospedale: in quel caso i rapinatori aveva atteso che chiudesse il negozio, lo avevano seguito fino in corso Savona e appena lui era sceso dall'auto lo avevano sovrastato malmenandolo e rubandogli l'incasso che si era portato dietro. «Sono già andato due volte a trovarlo in ospedale -commenta amaramente il presidente dei tabaccai astigiani Claudio Valpreda- e sono veramente dispiaciuto che sia di nuovo stato aggredito e rapinato. Purtroppo la nostra categoria, come quella dei benzinai e dei farmacisti, è sempre più a rischio, sia per gli orari prolungati di apertura che per il giro di contanti che abbiamo».

Un fattore, il secondo, che da luglio dovrebbe diventare meno attraente per i rapinatori, con la prevista entrata in vigore della nuova legge che obbliga tutti gli esercizi commerciali ad installare un Pos per il pagamento elettronico. «In provincia di Asti già un centinaio di tabaccherie, circa il 30% del totale è già in grado di ricevere pagamenti tramite bancomat e carte di credito al posto dei contanti» spiega Valpreda.

Marta Martiner Testa

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