Dopo i casi di avvelenamento della scorsa settimana in una tartufaia privata di Montafia, tornano a essere protagonisti di uno spiacevole fatto di cronaca altri sei cani: una bassotta di tre anni a
Dopo i casi di avvelenamento della scorsa settimana in una tartufaia privata di Montafia, tornano a essere protagonisti di uno spiacevole fatto di cronaca altri sei cani: una bassotta di tre anni a pelo raso nero focato, i suoi quattro cuccioli, due maschi e due femmine, di appena venti giorni, e un doberman nero focato, maschio, castrato, di otto anni, sottratti da unabitazione di Villanova. A denunciarne il furto, la padrona di casa, Donata Boero, insieme a Doriana e Luca Caserta, proprietari del dobermann momentaneamente affidato allamica.
«Mi sono assentata da casa per poche ore, in pieno giorno racconta Donata di solito io e mio padre, che vive al piano terreno dellabitazione, non ci assentiamo mai in contemporanea, quel giorno è stata uneccezione, come lo è stata chiudere nel recinto in giardino il cane da guardia, un dogo argentino. Mi era infatti stato affidato un doberman da una coppia di amici e ho preferito tenere separati i due cani, tra loro estranei. Tutto questo per dire che molto probabilmente i nostri movimenti erano controllati e i ladri sapevano bene quando entrare in azione».
I carabinieri della stazione di Villanova, presso i quali è stata sporta denuncia, non ritengono che il furto fosse mirato ai cuccioli. Considerati gli altri oggetti di valore sottratti dallabitazione, tra cui un rolex, un tablet, un portatile, un piumino firmato e del contante, si presume che abbiano pensato ai cuccioli come merce facilmente vendibile. «Degli oggetti non mi importa, ma, per favore, aiutatemi a ritrovare i cani».
Marzia Barosso