Da venti giorni si sono persi i contatti con Quirico che era tornato in Siria per una serie di reportage dalla zona di Homs. Due settimane di ricerche, fatte in modo silenzioso e riservato ma in ogni direzione, coordinate dallUnità di crisi della Farnesina, non hanno dato sinora alcun risultato concreto. Il neoministro Bonino segue il caso…
C'è preoccupazione per Domenico Quirico, giornalista astigiano, autorevole inviato della Stampa. Da ben venti giorni, infatti, si sono perse le tracce di Quirico in Siria.
A confermarlo è Mario Calabresi, direttore del giornale torinese.
"Da venti giorni – scrive Calabresi – abbiamo perso i contatti con il nostro inviato Domenico Quirico, in Siria per una serie di reportage dalla zona di Homs. Due settimane di ricerche, fatte in modo silenzioso e riservato ma in ogni direzione, coordinate dallUnità di crisi della Farnesina, non hanno dato sinora alcun risultato concreto e così abbiamo condiviso con le autorità italiane e la famiglia la decisione di rendere pubblica la sua scomparsa, sperando di allargare il numero delle persone che potrebbero aiutarci ad avere informazioni.
Emma Bonino, neo ministro degli Esteri del governo Letta, starebbe già seguendo personalmente la vicenda. Altre fonti confermano che «il Ministero è da giorni impegnato, in costante contatto con il quotidiano torinese e con la famiglia del giornalista, per chiarire la vicenda».
Quirico nella sua carriera è stato a lungo in prima linea come inviato in Nordafrica, cercando sempre la fonte autentica delle informazioni, fino a condividere lesperienza di un barcone di disperati, affondato al largo di Lampedusa. Ha pubblicato Squadrone Bianco. Storia delle truppe coloniali italiane(2002), Generali. Controstoria dei vertici militari che fecero e disfecero lItalia(2007, Primavera araba(2011).
Nell'ultimo anno, chiosa Calabresi, Quirico ha coperto per tre volte la guerra in Mali, è stato in Somalia e ora per la quarta volta è in Siria. In questa nuova missione intendeva testimoniare levoluzione di un conflitto dimenticato "che – ci ripeteva – nonostante i suoi orrori non scuote la società civile occidentale".