E’ stato grazie alle videocamere di sorveglianza messe soprattutto per garantire una maggiore sicurezza contro i furti che la Guardia Forestale ha avuto le prove per due indagini di gestione illecita di rifiuti
E’ stato grazie alle videocamere di sorveglianza messe soprattutto per garantire una maggiore sicurezza contro i furti che la Guardia Forestale ha avuto le prove per due indagini di gestione illecita di rifiuti.
E’ successo a Vaglio Serra, nell’Astigiano, dove gli agenti della Forestale della stazione di Nizza hanno ricevuto la segnalazione di un riporto di 400 metri cubi di terreni vicino ad un’abitazione del paese. Il terreno serviva ad alzare il livello di un cortile ma non era stata chiesta alcuna autorizzazione edilizia né era stato prodotto il certificato di lecita provenienza della terra riportata.
Ad aiutare gli agenti forestali nella loro indagine sono stati proprio i filmati delle 11 telecamere che l’amministrazione ha installato nelle vie di accesso al paese e nei punti più “critici” del centro storico per rischio di furti e vandalismi.
Grazie ad essi sono stati intercettati tutti i trasporti effettuati da una ditta fornitrice di Acqui Terme. Non è stato possibile risalire all’origine del terreno anche se la Forestale pensa che derivi dai lavori di scavo di un altro cantiere. La denuncia ha riguardato la titolare della ditta di trasporti e la proprietaria della casa destinataria del terreno.
Visionando le telecamere per questo caso, i forestali hanno anche avuto modo di individuare i mezzi di un’impresa edile di Nizza che hanno fatto numerosi transiti nella zona di Vaglio con mezzi carichi di macerie. La ditta, pur avendo l’autorizzazione al trasporto di questo tipo di rifiuti, non ha saputo produrre la documentazione di appoggio per ogni viaggio visto nei filmati.
Daniela Peira