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Lo psichiatra: «Elena Cestesi è imbattuta nella sua zona d'ombra»
Cronaca

Lo psichiatra: «Elena Ceste
si è imbattuta nella sua zona d'ombra»

Quale può essere il profilo psicologico di Elena Ceste? Abbiamo chiesto al noto psichiatra, Alessandro Meluzzi, che idea si sia fatto sulla scomparsa della donna. Il dott. Alessandro Meluzzi precisa

Quale può essere il profilo psicologico di Elena Ceste? Abbiamo chiesto al noto psichiatra, Alessandro Meluzzi, che idea si sia fatto sulla scomparsa della donna. Il dott. Alessandro Meluzzi precisa che, non conoscendo direttamente né Elena Ceste né suo marito, si limita ad analizzare i due profili sulla base delle informazioni acquisite da quanto è stato detto e scritto di queste due persone.

«Elena Ceste è una casalinga che conduce un'intensa vita familiare, dai valori molto solidi ed é molto riservata. Frequenta molto la parrocchia e si può dire che sia una perfetta cattolica. Ha fatto scelte di vita coraggiose e al contempo difficili, in parte divergenti con il suo passato torinese di studentessa modello. Elena sembra la madre e la moglie perfetta, a un certo punto si è imbattuta in quella che Hume chiamava zona d'ombra, la sua zona d'ombra, quel luogo in cui esistono le paure, le pulsioni. Probabilmente è attraverso il web che qualcosa o qualcuno fa sentire Elena lontana dall'immagine che aveva di se stessa ed è sempre attraverso il web che intrattiene un qualche tipo di relazione con qualcuno che ad un certo punto ha il potere di sconvolgerla. Elena chiede aiuto al marito dicendogli che qualcuno la vuole "portare via", ma questo "portare via" a mio avviso, non deve essere inteso unicamente come un allontanamento fisico, ma può anche volere dire, "portare via da ciò che sono sempre stata finora."

Credo che si sia allontanata una mattina, in stato confusionale. E' nel suo percorso tra la casa e la chiesa di Santa Margherita che può essere accaduto qualcosa. A questi soggetti, dalla vita che appare perfetta, è come se mancassero gli anticorpi quando qualcosa si incrina. Nessuno di noi è fatto d'acciaio, il vero problema è il senso di colpa. Il marito di Elena mi pare un uomo solido e coerente che si trova di fronte ad un aspetto della moglie che non conosceva e prende atto di una realtà che fino ad allora non gli sembrava possibile. Il marito non ha fatto nulla e per me non è un uxoricida.»

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