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"Lo uccidono, chiamate la polizia!"La moglie urla, i banditi fuggono
Cronaca

"Lo uccidono, chiamate la polizia!"
La moglie urla, i banditi fuggono

Un tentativo di rapina che non ha fruttato bottino ai banditi, ma che è riuscito a provocare tanta paura e momenti di grande tensione. Lasciando dietro di sè, tra le vittime, anche l’amarezza e il

Un tentativo di rapina che non ha fruttato bottino ai banditi, ma che è riuscito a provocare tanta paura e momenti di grande tensione. Lasciando dietro di sè, tra le vittime, anche l’amarezza e il senso di impotenza di fronte ad un fenomeno di criminalità che pare non arrestarsi.

L’orario scelto è quello della chiusura serale. La zona quella del rione San Paolo, a pochi passi da piazza Campo del palio e dal centro storico cittadino. Sono da pochi minuti passate le 19 di sabato scorso. In una tabaccheria fa irruzione un rapinatore a mano armata: casco integrale in testa, visiera scura abbassata, in pugno una pistola. All’interno ci sono i titolari e tre clienti (due uomini e una donna). L’uomo spintona contro la parete uno dei clienti, estrae la pistola e intima all’anziana signora dietro il bancone: «La cassa!». La donna si rifugia nel retro, chiudendosi la porta alle spalle. «Ho pensato solo a mettermi al riparo».

Sono momenti concitati. La vista della pistola, il cliente scaraventato contro il muro: la moglie, con lui in quegli istanti, per una semplice commissione al tabacchino, esce all’esterno, presa dal panico, e non riesce a trattenere le urla: «Lo uccidono, chiamate i carabinieri, la polizia…». In strada c’è anche il complice del rapinatore, che attende a bordo di una moto di grossa cilindrata. Sono proprio le urla della signora a richiamare l’attenzione dei passanti. Al rapinatore non resta altro da fare che desistere: esce di corsa, salta sulla moto. I due fuggono. Viene poi dato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto arrivano le pattuglie delle Volanti della polizia.

L’accento usato dall’uomo che ha tentato il colpo poteva essere albanese. E si scoprirà poi che quella moto stazionava già da qualche minuto di fronte al negozio, in attesa del momento giusto per agire: quando ci si appresta alla chiusura e c’è più denaro a disposizione. E se all’interno ci sono anche clienti, non ci si fa comunque scrupolo di tentare di dare l’assalto alla cassa.

Marta Martiner Testa

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