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Cronaca
Prefettura

L’ospedale di Asti avrà telecamere in diretta con le centrali delle forze dell’ordine in caso di aggressioni

E’ lo stesso sistema al quale stanno lavorando negozi e farmacie della città. Sarebbe il primo presidio sanitario del Piemonte ad attivarlo

Dopo i negozi e le farmacie, anche l’ospedale di Asti potrebbe dotarsi dello stesso sistema di videosorveglianza interna che consente di collegarsi in tempo reale in video e sonoro alle centrali operative delle forze dell’ordine in caso di emergenza sicurezza.

Il consiglio è arrivato dal Prefetto di Asti, Claudio Ventrice, che stamattina ha presieduto un vertice che aveva per oggetto proprio la sicurezza del Cardinal Massaia. Una riunione che affonda nell’episodio del luglio scorso in cui si erano vissuti di momenti di grande tensione fra le mura del Pronto Soccorso.

Alla riunione hanno partecipato l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il questore Marina Di Donato, il comandante provinciale dei Carabinieri Paolo Lando, il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza Giuseppe Casilli, il direttore generale facente funzione   dell’ASL  Rosa Brusco, accompagnata dal direttore sanitario Tiziana Ferraris e i rappresentanti della GECOM Securshop s.p.a. che ha in gestione il servizio sicurezza.

Passi avanti sono già stati fatti, da luglio. Ad esempio è stato fornito al personale un numero di telefono diretto per le eventuali chiamate in emergenza e da almeno due anni sono stati intensificati i passaggi delle pattuglie di turno, sia di giorno che di notte.

La riattivazione del Posto di Polizia ospedaliero, poi, anche se ha una funzione di ricezione denunce, ha rappresentato anche un presidio che ha contribuito ad un maggiore autocontrollo di chi è particolarmente “nervoso” contro il personale sanitario. L’Asl ha poi annunciato un aumento di personale nella vigilanza notturna attiva e il posizionamento di porte automatiche azionabili solo dagli operatori in caso di pericolo.

Proprio il Prefetto ha consigliato di corredare gli interventi già in programma e quelli già attivati con il sistema di video allarme in grado di trasmettere le immagini di quanto accade, in tempo reale, alle sale operative. E’ stato valutato, insieme alla Gecom Securshop, le possibili soluzioni.

Ribadendo che per polizia e carabinieri chiamati per l’allarme, poter già vedere cosa sta succedendo  consente di intervenire in modo efficace e calibrato sull’effettivo grado di criticità dell’evento in corso.

Una soluzione che ha convinto l’assessore Riboldi il quale ha manifestato l’interesse per attivare questo sistema di videosorveglianza attiva, facendo di Asti un modello virtuoso e di esempio per tutti gli altri presidi sanitari del Piemonte.

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