Decine e decine di persone, di ogni età, si sono recate anche nell'ultimo fine settimana, che ha coinciso con la festa di Ognissanti, sul luogo che in questi ultimi mesi ha celato il corpo della
Decine e decine di persone, di ogni età, si sono recate anche nell'ultimo fine settimana, che ha coinciso con la festa di Ognissanti, sul luogo che in questi ultimi mesi ha celato il corpo della mamma di Motta di Costigliole. Hanno lasciato vasi e mazzi di fiori, ceri e bigliettini; c'è chi ha recitato una preghiera e chi si è semplicemente raccolto in silenzio di fronte a quel grande cuscino di fiori posati a terra. C'è chi ha anche guardato con aria interrogativa quel tratto di canale e quei campi che si trovano intorno, davvero poco distanti dalle abitazioni della borgata Chiappa di Isola e dalle ultime case della frazione Motta, compresa un'azienda florovivaistica.
Con sguardo incredulo aveva pochi giorni fa osservato quel punto del rio Mersa lo zio di Elena, Oreste Ceste: «L'avevo incontrata tre, quattro mesi prima della scomparsa, l'avevo vista tranquilla. Una ragazza stupenda, mi sembra una cosa impossibile quel che è successo», ha detto l'uomo tra le lacrime. Un pianto che non ha potuto trattenere neppure una delle cugine di Elena, giunta anche lei nel fine settimana in quella zona del canale, divenuta simbolo di un finale tragico ancora incomprensibile, dopo nove mesi trascorsi nella speranza dei familiari di veder tornare Elena a casa.
C'è chi in questi giorni punta l'attenzione sul triste fenomeno del "turismo macabro", da parte di chi per pura curiosità o chissà che altro si reca in riva al rio Mersa, come nei mesi scorsi transitava di fronte alla villetta di strada San Pancrazio da cui Elena era sparita la mattina del 24 gennaio. Siamo sicuri che chi arrivi su quel canale per queste ragioni sia un numero minimo di persone e che molte di più, tra cui tanti costigliolesi e borghigiani, si rechino lì per rendere omaggio alla memoria e alla figura di una donna che in questi mesi è entrata nel cuore di tutti, per la sua dolcezza, per il suo sguardo un po' malinconico, per il grande amore che nutriva per i suoi quattro figli, colto anche da chi pur non conoscendola bene la vedeva con i suoi figli, e per il grande mistero della sua scomparsa prima e della sua fine poi.
m.m.t.