Finirà sugli schermi nazionali di Mattino Cinque la storia di Maria Josè Moschietto, 75 anni, invalida al 100% cui l'Inps ha negato la pensione di accompagnamento nonostante non esca di casa da
Finirà sugli schermi nazionali di Mattino Cinque la storia di Maria Josè Moschietto, 75 anni, invalida al 100% cui l'Inps ha negato la pensione di accompagnamento nonostante non esca di casa da otto anni perchè non è in grado di reggersi in piedi e il palazzo in cui abita non dispone di ascensore. Le telecamere sono state richiamate dall'articolo uscito su La Nuova Provincia a fine novembre, a pochi giorni dalla settimana della disabilità che aveva portato alla luce numerose situazioni di questo genere.
Maria Josè, conosciuta in città per la sua passione per l'astrologia e per il suo impiego in ospedale, era già stata esonerata dal servizio all'Asl nel 1999 per via delle sue condizioni di salute. Lunga la lista di patologie che, negli anni si sono sovrapposte ai problemi di salute dettati dall'età.
Lei è completamente sola e l'unico aiuto che in questo momento riceve è quello del Comune di Asti che, attraverso l'assessorato ai Servizi Sociali, le mette a disposizione una Oss per qualche ora alla settimana. Ma le sue condizioni sono in continuo peggioramento. Fra i vari problemi di salute che deve sopportare, vi è anche una insufficienza respiratoria che la costringe a stare praticamente tutto il giorno e gran parte della notte collegata alla bombola dell'ossigeno. Già questa circostanza le impedisce di alzarsi e il decadimento della forza nelle gambe le impedisce di attendere alle più elementari operazioni di igiene personale, di cucina e, più genericamente e semplicemente, di "vita". Non avendo nessuno che possa seguirla nei pasti, si nutre in quantità e qualità non sufficienti e questo non fa che indebolirla ulteriormente.
Negli ultimi mesi è caduta più volte spostandosi in casa e anche questo fattore ha contribuito ad immobilizzarla ancora di più sul divano del salotto. Per piccolissimi spostamenti si aiuta con un bastone, che utilizza con l'unico braccio che ancora la sostiene, perchè l'altro risente dei postumi della rimozione di un cancro alla mammella. Con un braccio al bastone e l'altro che non risponde ai suoi comandi, non riesce a farsi da mangiare in cucina e a nutrirsi correttamente. Ma tutto questo, finora, non è stato sufficiente per l'Inps che, pur riconoscendo le difficoltà di deambulazione e i rischi di caduta in casa, le ha negato l'accompagnamento, nonostante la forte contestazione fatta dal medico legale Gianluca Novellone che l'assiste.
Daniela Peira