Difesa agguerrita per respingere le accuse di danni e vandalismi. In aula i capifamiglia e alcuni volontari del coordinamento Asti Est. La difesa vuole capire come gli inquirenti possano aver addebitato agli imputati i danni e i vandalismi che invece potevano essere già presenti da tempo
Unudienza piuttosto movimentata quella che si è tenuta mercoledì in tribunale a carico di una decina di persone. Si tratta dei capifamiglia che hanno occupato abusivamente lo stabile dellex Mutua di via Orfanotrofio e alcuni volontari del Coordinamento Asti Est, lassociazione che da sempre segue il problema delle emergenze abitative in città. Loccupazione avvenne l8 dicembre del 2010 e da allora le famiglie non hanno più lasciato i loro minialloggi ricavati dagli ex ambulatori o sale visite. LAsl, fin da subito, ha sporto denuncia per tornare in possesso dellimmobile e un sopralluogo di carabinieri e Vigili del Fuoco si era concluso con la segnalazione di numerose "criticità" in termini di sicurezza degli occupanti, soprattutto per quanto riguarda gli impianti elettrici "volanti" e la mancanza di canne fumarie a norma per le stufe a legna che scaldano gli ambienti. Per tutti le accuse sono di "invasione abusiva", di danneggiamenti e di inottemperanza allordinanza di sgombero del sindaco emessa nel giugno 2011.
La pubblica accusa è sostenuta dal pm Bazzano mentre gli imputati sono difesi dagli avvocati La Matina, Broda e Caranzano; lAsl si è costituita parte civile con lavvocato Gaetano. Davanti al giudice Martinetto sono sfilati i primi due testi, lallora comandante del Reparto Operativo capitano Lano e il maresciallo Destefanis, che fu tra i primi a segnalare loccupazione in atto. Entrambi hanno raccontato cosa hanno trovato allinterno delledificio nel corso dei sopralluoghi e tante sono state le domande dellavvocato La Matina per ricondurre agli imputati le precise accuse di danneggiamenti. Trattandosi di un edificio chiuso e inutilizzato da almeno due o tre anni allepoca delloccupazione, la difesa vuole capire come gli inquirenti possano aver addebitato agli imputati i danni e i vandalismi che invece potevano essere già presenti da tempo.
Ludienza è stata aggiornata all8 luglio, ma per sabato pomeriggio il Coordinamento Asti Est insieme ad altre associazioni e volontari ha organizzato un presidio davanti al Comando dei Carabinieri di Asti. Un momento di solidarietà con gli imputati occupanti che si concretizza con la firma di unautodenuncia da parte di chi ha partecipato o comunque condivide loccupazione di alloggi pubblici inutilizzati da parte di chi è senza casa. Fra i firmatari dellautodenuncia, anche Don Andrea Gallo, ad Asti per una conferenza.
Daniela Peira