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Cronaca

Mappa del crimine di settembre: donne
e anziani nel mirino dei rapinatori

Donne vittime di gravi crimini. Sono soprattutto loro ad essere finite nel mirino della violenza, tra le stesse pareti delle loro case, nelle ultime settimane. Il fatto più grave l'omicidio di

Donne vittime di gravi crimini. Sono soprattutto loro ad essere finite nel mirino della violenza, tra le stesse pareti delle loro case, nelle ultime settimane. Il fatto più grave l'omicidio di Anna Carlucci, 47 anni, uccisa a coltellate nella sua casa e per il cui assassinio è stato arrestato il marito. Ma donne sono anche le vittime dei rapinatori. Come le due anziane sorelle di Agliano, di 89 e 97 anni, che abitano ad Agliano, in una borgata all'ingresso del paese. L'irruzione in casa, nella sera di un sabato, intorno alle 23,30, da parte di tre uomini con il volto coperto e armati di coltello. Una delle sorelle è stata immobilizzata, fermandole le mani con un asciugamano; l'altra donna si trovava invece a letto e non si è accorta di quanto stava accadendo. I rapinatori hanno agito in fretta e si sono portati via oggetti in oro e 200 euro.

Notte di terrore per un'altra pensionata e per suo marito, 76 e 84 anni, sorpresi da tre rapinatori nella loro casa della zona nord della città e tenuti sotto la minaccia di uno dei banditi per due lunghe ore, mentre i complici rovistavano ovunque. La signora, dopo cena, era uscita per posare il sacchetto dell'immondizia, quando si è trovata di fronte i banditi, armati di coltello e incappucciati. Una mano stretta sulla bocca per impedirle di urlare e l'hanno bloccata insieme al marito, sequestrati per due ore, mentre i malviventi scassinavano la cassaforte. Prima di andarsene si sono anche impossessati dell'auto del figlio della coppia, ritrovata qualche ora dopo, abbandonata dai malviventi a Govone.

Sempre in agguato i truffatori. Nella "mappa della cronaca" del mese di settembre appena trascorso, tra i casi avvenuti, quello che riguarda ancora una donna. 78 anni, derubata nella sua casa di via Petrarca da un finto addetto del gas. Era uscita per andare al mercato in via Gozzano e, al suo rientro, aveva trovato nell'atrio del palazzo un uomo che le ha chiesto di controllare il contatore. «Una volta in casa, ha detto di essere un carabiniere, facendomi intendere che aveva arrestato due ladre che avevano rubato in casa mia». Bottino, diversi gioielli e 200 euro.

Non sono mancati i furti. Numerosi i casi di abitazioni visitate dai ladri, con gli stessi padroni di casa al loro interno, magari al piano di sotto; un furto di 20 quintali di nocciole, per un valore di 10 mila euro, in un'azienda agricola di Coazzolo; un nuovo tentativo di furto nel bar di Quarto, già "visitato" durante l'estate. Ma anche furti d'auto: come la vettura rubata in zona San Rocco e usata per portar via la cassaforte dal negozio Jysk di corso Alessandria. Lavoro per le forze dell'ordine anche per il rogo al night "La tana" di Montabone, i cui primi accertamenti avevano fatto pensare all'origine dolosa. Diverse squadre di vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per ore per domare le fiamme.

Nel mese di settembre si sono dovuti registrare tanti incidenti stradali dagli esiti mortali. Due hanno coinvolto camionisti astigiani. Rosario Luongo, 55 anni, abitava a Montaldo Scarampi. Ha perso la vita in un incidente sull'autostrada A26, all'altezza di Carpignano Sesia. Il suo camion (trasportava cotone), a seguito di un tamponamento, ha preso fuoco e l'uomo è rimasto intrappolato al suo interno. Alfredo Marcellino, per tutti Edo, 57 anni, di Nizza, è deceduto a seguito dell'incidente con il suo camion durante un viaggio nel Pavese: è uscito di strada lungo la provinciale tra Zeccone e Bornasco, in prossimità di una curva. Adi Lamcja, albanese 32enne residente ad Asti, è morto a seguito di un incidente in moto, una Suzuki Gsx, lungo l'Asti Mare, a Montegrosso. Guidava in direzione di Nizza e, appena superato l'incrocio semaforico, si è scontrato con una vettura che viaggiava nello stesso senso di marcia. Il giovane è stato trasferito con l'elisoccorso al Cto di Torino, ma è spirato alcune ore dopo il ricovero. Girolamo Mazzurco, detto "Mimmo", pensionato di 64 anni di Castel Rocchero, è deceduto in un incidente agricolo, schiacciato dal trattore su cui lavorava, nelle vigne vicino casa. Il terreno avrebbe ceduto mentre l'uomo era intento ad agganciare il rimorchio per il trasporto dell'uva in cantina. Subito sono accorsi i famigliari, che hanno lanciato l'allarme: sul posto il 118, l'elisoccorso e i vigili del fuoco, ma è stato tutto inutile, l'uomo non ha più ripreso conoscenza.

Marta Martiner Testa

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