Scatoloni in custodia alla Guardia di Finanza
Non è vero che aveva intenzione di rivendere le mascherine (foto di repertorio) a prezzi esorbitanti, anzi era sua intenzione donarli agli esercizi commerciali della zona di viale Pilone, ai loro avventori, agli abitanti della zona di corso Alessandria, al Comune di Alba e al Comune di Asti quale “gesto di umana solidarietà” come già avvenuto qualche settimana fa con altre forniture gratuite a titolo solidale.
Non ci sta Chen Longjian del Keven Store srl di viale Pilone a passare per un approfittatore dell’emergenza sanitaria.
Le mascherine di cui si parla sono le circa 2 mila sequestrate dalla Guardia di Finanza di Asti la scorsa settimana. Al commerciante è addebitato il fatto che tale merce non fosse stata contrassegnata dal marchio CE.
Sarà la Camera di Commercio a decidere cosa farne
Gli scatoloni di mascherine sono ancora attualmente sotto sequestro ed è ancora in corso il procedimento amministrativo in capo alla Camera di Commercio di Asti.
«Il sequestro amministrativo operato dalla Guardia di Finanza – scrive l’avvocato Antonella Gallo per conto del signor Longjian – non ha riguardato affatto mascherine chirurgiche bensì mascherine filtranti monouso ad uso esclusivo della collettività che non sono né dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale e che non necessitano, pertanto, della marcatura CE secondo le attuali disposizioni normative».
Annunciando anche che la società si è già attivata per l’opposizione al sequestro amministrativo innanzi alla Camera di Commercio di Asti per ottenere l’immediata restituzione delle mascherine sequestrate.
Procedimento ancora in corso
Ad ora, dunque, non è ancora stata comminata alcuna multa, che la legge prevede possa arrivare anche fino a 36 mila euro; il procedimento, come detto, è ancora in corso e non è ancora stata presa alcuna decisione in merito.
«Negozio chiuso, voleva regalarle come già fatto in passato»
Sempre sulle mascherine, l’avvocato Gallo specifica che: «Le mascherine sono state sequestrate ancora negli scatoloni in prossimità del magazzino del negozio e non all’interno dello stesso, tenuto conto della circostanza oggettiva che l’attività commerciale era ed è tuttora ancora chiusa per le note restrizioni normative». Sempre l’avvocato, afferma che nulla faceva neppure ipotizzare l’intenzione di vendita dei prodotti.
«E’ interesse del titolare dell’attività commerciale far sapere che le mascherine sono state acquistate per essere donate agli esercizi commerciali, ai loro avventori, ad abitanti della zona e ai comuni di Alba e Asti».
E’ del 17 aprile, infatti, la notizia della consegna di Keven Store insieme alla Sushiko di una fornitura di 10 mila mascherine e 10 cartoni di materiale disinfettante consegnati direttamente nelle mani del sindaco Rasero e dell’assessore Berzano.