La signora Teresita, 75 anni, è sul divano: ai postumi di un intervento di protesizzazione di un ginocchio si aggiunge quel gesso al braccio destro per la frattura del polso. Ma se l’intervento al ginocchio non si poteva evitare, quel gesso invece è la diretta conseguenza di un incidente per il quale non sa ancora chi incolpare.
Non si è infatti neppure fermata l’auto che, a tutta velocità, le è passata così vicina, mentre stava per attraversare, da costringerla a fare un salto all’indietro ed inciamparsi nel gradino del marciapiede, cadendo e fratturandosi il polso.
La sua vicenda è la goccia che ha fatto traboccare il vaso della rabbia dei residenti e dei commercianti della frazione Meridiana di Settime, un vitale gruppo di case e di negozi che si affacciano sul tratto di provinciale per Asti molto trafficato. Troppo trafficato. O meglio, trafficato da mezzi che non rispettano i limiti di velocità e la presenza di residenti e clienti che lì ci vivono o vanno ad acquistare.
Un gruppo di case che ha anche un’altra particolarità: fino all’incrocio della strada per Settime è ancora Comune di Asti mentre dall’altra parte della strada è già sotto il territorio settimese.
Questo risultava una complicanza quando, qualche anno fa, attraverso una raccolta di firme i residenti e i commercianti avevano chiesto l’installazione di un autovelox e di qualunque altro strumento di dissuasione dall’alta velocità alla quale sfrecciano la maggior parte di mezzi che attraversano quel tratto di strada.
Duecento metri di strada provinciale in perfetto rettilineo per i quali sono stati previsti tre attraversamenti pedonali. Il primo, arrivando da Montechiaro, in effetti è ancora visibile ma gli altri due, compreso quello sul quale stava provando a passare la signora Teresita, sono ormai completamente “spariti”, scoloriti da anni di passaggi continui di pneumatici. Rimangono però i cartelli verticali che li indicano e, più in generale, la presenza di un centro abitato. Ma niente: auto, moto, camion sono troppo tentati da quel rettilineo per ricordarsi di rispettare i limiti di velocità.
E così succede che quell’auto che vedi come un puntino lontano ti arrivi sui piedi pochi secondi dopo, appena hai iniziato ad attraversare nel punto dove una volta erano disegnate le strisce pedonali.
«Qui vanno tutti veloci – raccontano ad esempio Marisa e Stefano, la titolare della macelleria e il figlio di Teresita – negli anni sono stati tantissimi gli incidenti in questo tratto: dai sorpassi azzardati in mezzo alle case all’auto che è letteralmente finita dentro la vetrina della farmacia oltre agli investimenti e ai “mancati” investimenti per un soffio. Da una parte e l’altra della Meridiana ci sono il bar tabacchi, un negozio di commestibile, uno di abbigliamento, la ferramenta, la farmacia, la macelleria, la cantina sociale, uno studio da geometra. Tutte attività che, per fortuna, hanno un buon giro di clienti che necessitano di spostarsi da un lato all’altro senza dover rischiare la vita tutte le volte».
E poi c’è un altro elemento di rischio. E’ la presenza della banca con bancomat direttamente sul marciapiede. «Sapesse quante volte le auto si fermano sulla provinciale, nel bel mezzo del rettilineo, davanti al bancomat con le quattro frecce. Scendono per fare il prelievo lasciando l’auto lì, con grande pericolo per il traffico».
Qualche speranza si era riaccesa quando erano stati installate le postazioni arancioni di rilievo della velocità ma una volta compreso che non erano dei veri autovelox, tutto è tornato come prima e gli apparecchi sono stati pure vandalizzati.
«Tutti sanno che questo tratto di strada è pericolosissimo – prosegue Stefano – eppure non si riesce a fare nulla, tutti si rimpallano le responsabilità e nessuno riesce a far installare gli autovelox o almeno qualche luce in più che segnali gli attraversamenti pedonali».
Intanto la signora Teresita non si perde d’animo e si è rivolta ad un avvocato per cercare l’automobilista che, non fermandosi all’attraversamento pedonale, l’ha fatta cadere. Ci sono le telecamere di sorveglianza: non fanno multe, ma registrano tutti i passaggi.
Il consigliere Malandrone presente un’interrogazione
a sindaco di Asti e presidente della Provincia (sempre Rasero)
Sul problema sollevato da residenti e cittadini di Meridiana il consigliere comunale di minoranza Malandrone presenta un’interrogazione urgente. Nella quale chiede, fra le altre cose, se esistano piani o progetti in corso per migliorare l sicurezza stradale in quel tratto, se si stiano valutando soluzioni come dossi o ZTL e ancora se esista una collaborazione formale tra i Comuni di Asti e Settime per far garantire il rispetto dei limiti di velocità nel concentrico della Meridiana visto che gli autovelox non sono attivi. Interrogazione spedita al sindaco Rasero e, per conoscenza al presidente della Provincia. Ovvero sempre Rasero.