E’ stato firmato poco fa dall’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta, il decreto con il quale si dispone l’abbattimento delle migliaia di galline ovaiole (si stimano circa 50 mila) in due allevamenti astigiani, a Montechiaro e a Montiglio
E’ stato firmato poco fa dall’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta, il decreto con il quale si dispone l’abbattimento delle migliaia di galline ovaiole (si stimano circa 50 mila) in due allevamenti astigiani, a Montechiaro e a Montiglio. A decretare la morte delle galline sono stati i risultati delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta dopo l’allarme aviaria partito nei giorni scorsi in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
L’ipotesi è che le galline siano state infettate da volatili selvatici. I due allevamenti astigiani sono stati classificati “ad alta patogenicità” e per quanto venga ritenuto molto improbabile il passaggio del virus dall’animale all’uomo, è stato disposto l’abbattimento per prevenire ogni residuale probabilità di contagio. Secondo il sito della Regione Emilia Romagna «I virus dell’influenza aviaria di solito non infettano gli uomini; tuttavia, sono possibili sporadici casi di infezione umana. L’uomo può infettarsi con il virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti (vivi o morti) e/o loro escrezioni (in particolare con le feci e gli oggetti o superfici contaminate da queste). Non c’è alcun rischio di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova».
d.p.