Si è presentato alla portineria del municipio, chiedendo di parlare con il sindaco. Alla risposta dell'impiegata, che gli ha spiegato che in quel momento il primo cittadino non era in ufficio,
Si è presentato alla portineria del municipio, chiedendo di parlare con il sindaco. Alla risposta dell'impiegata, che gli ha spiegato che in quel momento il primo cittadino non era in ufficio, l'uomo si è fatto insistente, fino ad afferrare un coltello che portava in tasca e ha minacciato la donna. L'intervento di un collega dell'impiegata è riuscito ad evitare il peggio e l'aggressore, che alla signora era parso un volto conosciuto, si è allontanato velocemente. Il grave episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di venerdì.
Domenica mattina il marito della dipendente del Comune ha riconosciuto per strada le sembianze di un uomo che poteva essere proprio l'aggressore ed ha chiamato il 113 della polizia. Gli agenti delle Volanti si sono subito attivati, raggiungendo la centrale piazza San Secondo. Qui hanno fermato l'uomo, un astigiano di 58 anni, e lo hanno accompagnato in Questura. L'uomo è stato riconosciuto e quindi denunciato per minaccia aggravata e violenza privata. La Cisl denuncia a sua volta che non sia la prima volta che impiegati del Comune si trovino in situazioni di pericolo e sotto la minaccia di utenti particolarmente agitati.
Capita soprattutto negli uffici più "delicati", dove i cittadini in difficoltà economiche o in cerca di casa si recano sperando di ottenere risposte e rassicurazioni. Ma, in questo periodo di profonda crisi, con l'aumento delle richieste di assistenza e un parallelo taglio dei fondi, queste risposte sono sempre più difficoltose. Uno degli uffici più a rischio è sicuramente quello che occupa l'Assessorato ai Servizi Sociali. «Capita ogni tanto che qualche nostro utente, in preda alla disperazione della sua situazione, alzi la voce e non si renda conto che la burocrazia ha le sue regole e i suoi tempi – commenta l'assessore Piero Vercelli – ma in presenza di tensioni vengono chiamati i vigili urbani che intervengono per riportare tutti alla calma e ripristinare le condizioni per lavorare in sicurezza».
Recentemente l'accesso ai Servizi Sociali si è spostato in largo Scapaccino e l'impiegata che accoglie gli utenti lavora protetta da una vetrata. «Noi facciamo il possibile per proteggere i dipendenti, ovviamente – prosegue Vercelli – saremmo ancora più tranquilli se potessimo contare sulla presenza di un vigile urbano».
m.m.t. e d.p.