Ha riguardato ponteggi e altre attrezzature che devono essere allestite secondo le misure e i dispositivi di sicurezza dei muratori il controllo concluso nei giorni scorsi dall’Ispettorato del Lavoro nel cantiere edile allestito nei mesi scorsi a Mombaruzzo per lavori di ampliamento di una nota e solida azienda del paese.
Un cantiere dove lavoravano tre ditte astigiane (due del posto e una di Nizza Monferrato) e una vercellese senza un idoneo piano di sicurezza e coordinamento dell’esecuzione dei lavori. I muratori, tutti in regola con le assunzioni, lavoravano su impalcature elevate senza un piano di montaggio e smontaggio dei ponteggi secondo norme sulla sicurezza del lavoro. Contestata anche la circostanza seconda la quale non indossavano tutti i dispositivi antinfortunistici previsti per legge. Contestazione elevata al geometra responsabile della sicurezza sul cantiere e del coordinamento del lavoro fra le varie ditte.
Tante le violazioni contestate per una sanzione complessiva di circa 26 mila euro che ha riguardato prevalentemente le violazioni più gravi riscontrate sulle attività in quota che espongono i lavoratori al pericolo di incidenti gravi.
L’Ispettorato del Lavoro, per ora, si è mosso su un piano squisitamente amministrativo che dà la possibilità alle imprese di mettersi in regola (cosa che è già avvenuta per alcuni aspetti) e di chiudere la contestazione con il pagamento delle ammende comminate.
«Tali controlli – si legge in una nota stampa – nascono su imput dell’Ispettorato Nazionale della Sicurezza del Lavoro che, su scala nazionale, ha voluto incrementare i controlli preventivi allo scopo di verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di svolgimento delle attività lavorative allo scopo di porre un freno ai numerosi incidenti che spesso sono riportati in cronaca».
Con la ripartenza del settore edile spinto dal bonus ristrutturazione del 110%, a livello nazionale si moltiplicano i controlli per verificare che i tempi di consegna dei cantieri non vadano a scapito della sicurezza dei lavoratori.
(Foto di repertorio)