Un intervento movimentato quello che ha visto protagonista un equipaggio del 118 della Croce Rossa di Moncalvo chiamata in un paese vicino su segnalazione di un uomo di mezza età che, agitatissimo, armato di bastone dava colpi alla porta di casa dentro la quale si erano rifugiati moglie e figli.
Giunti sul posto, i soccorritori non hanno fatto in tempo a scendere che lui, vista l’ambulanza, si è scagliato contro il mezzo di soccorso con tutta la furia che aveva in corpo. I volontari si sono barricati dentro in attesa dell’arrivo dei carabinieri e questo li ha salvati da eventuali colpi, ma l’uomo è riuscito comunque ad infrangere il vetro di una delle portiere del mezzo che ora è fuori servizio fino a quando non sarà riparato.
Grazie all’operatività del Comitato di Asti della Croce Rossa Italiana, l’ambulanza è già stata sostituita, per garantire la continuità del servizio ma rimane il fatto che ci sia un mezzo in meno a presidio del territorio.
Croce Rossa Italiana ha già provveduto a sporgere denuncia alle competenti autorità perché questi gesti, per nessun motivo, possono essere tollerati.
«Da anni la Croce Rossa Italiana segnala le violenze di cui sono oggetto gli operatori sanitari, portando a conoscenza dell’opinione pubblica le aggressioni ai danni del proprio personale. Chiunque usi violenza verso gli operatori sanitari mina alle fondamenta il diritto alla salute che Croce Rossa, in sinergia con il Sistema 118, è impegnata a garantire a tutti. Così facendo si mette a rischio il volontariato stesso, persone che liberamente e gratuitamente decidono di impegnare parte del loro tempo a favore del prossimo. Solidarietà piena ai nostri colleghi volontari di Moncalvo e al personale sanitario del 118 che hanno subito questo vile attacco», dice il presidente della Croce Rossa – Comitato di Asti, Stefano Robino, da cui dipende la sede moncalvese.
Per dare ancora più forza alla lotta contro la violenza agli operatori del soccorso, Croce Rossa Italiana ha dato vita, da qualche tempo, alla campagna nazionale “Non sono un Bersaglio” e ha istituito l’Osservatorio sulle aggressioni agli operatori della Croce Rossa. Lo scorso anno sono state 74 le denunce raccolte (+60,87% rispetto al 2021). Particolarmente preoccupanti i dati relativi alla tipologia dell’aggressore: nel 20,48 % dei casi è avvenuta da parte di un gruppo e, in quasi la metà dei casi (44,18%), l’aggressore era un utente.