La notizia della morte dell’uomo travolto dal fienile a Montafia ha gettato nello sgomento non solo il paese dove lui e la sua famiglia sono molto conosciuti, ma anche l’Asp, l’azienda di trasporti pubblici di Asti.
Claudio Lavagnino, 53 anni (ne avrebbe compiuti 54 domani), infatti, lavorava da molto tempo presso la municipalizzata: entrato come garagista, dopo poco era diventato uno degli autisti sulle linee urbane ed extraurbane della società. E i suoi colleghi ne ricordano la professionalità, l’amabilità, l’onestà e il buon carattere.
Una prima ricostruzione conferma che l’autista è morto travolto dal crollo di un pilastro e poi di una porzione di tetto di un fienile di sua proprietà. Una casa di famiglia che al momento non era abitata ma utilizzata, soprattutto nella parte rurale, come magazzino attrezzi e stoccaggio di rotoballe. Sembra che proprio durante la movimentazione di una rotoballa, con il forcone piazzato davanti al trattore, sia avvenuto il tragico infortunio.
Al momento squadre di Vigili del fuoco hanno formato un cordone di sicurezza all’ingresso della stradina interpoderale che porta alla porzione di cascina crollata, inserita in mezzo ad altre proprietà su un pianoro che si affaccia sulla valle che collega Montafia a Villafranca. Sono ancora in corso i rilievi medico legali, poi la salma sarà riconsegnata alla famiglia. Sul posto anche i carabinieri per la verbalizzazione dell’accaduto.
(Nella foto allegata si può distinguere la porzione di tetto crollato in mezzo alle altre abitazioni)