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Cronaca
Zona sotto sequestro

Montafia, un’altra spiegazione per il crollo del pilastro che ha ucciso l’autista Asp

Il pilastro potrebbe aver ceduto perchè “spinto” da una rotoballa inclinata.

E’ stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Asti la salma di Claudio Lavagnino, 53 anni, l’autista Asp rimasto vittima di un fatale quanto drammatico crollo nella casa di famiglia in Collina Nigiotto a Montafia.

Ad ora non è ancora stata fissata la data dei funerali che sicuramente si svolgeranno nella parrocchia di Montafia; sul posto ieri, poco dopo la tragica notizia della sua morte, è accorso anche don Emanuele Baviera, nuovo parroco coordinatore del paese per portare un po’ di conforto alla madre Lodovina, al fratello Valter, alla compagna.

Intanto gli ispettori dello Spresal, chiamati insieme ai soccorritori (118 e Vigili del Fuoco) e ai carabinieri, stanno ancora facendo accertamenti per comprendere la dinamica del tragico infortunio. Rispetto ad una prima ricostruzione, infatti, sembra che la vittima non fosse a bordo del trattore (che è infatti parcheggiato nel cortile integro con la forca anteriore per la movimentazione delle rotoballe) ma fosse a terra quando ha ceduto il pilastro in mattoni che sosteneva il colmo del tetto.

Il fienile crollato era sprovvisto di soletta intermedia, era alto da terra al tetto e proprio per questo era l’ideale per stoccare le grandi rotoballe di fieno una impilata sull’altra.

Un’ipotesi è quella che una o più rotoballa s sia inclinata e si sia “appoggiata” al pilastro provocando una spinta che ne ha provocato il crollo. Il tragico destino ha voluto che, proprio in quel momento, ci fosse la vittima abbastanza vicina da esserne travolta.

I primi a prestare soccorso sono stati i vicini di casa attirati dal rumore dello schianto a terra di mattoni, travi e coppi. Hanno subito trovato Lavagnino e hanno provato a rianimarlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi ma per lui non c’è stato più nulla da fare.

L’area interessata dal crollo e dall’infortunio mortale è sotto sequestro.

Oggi l’Asp ha diramato una nota stampa: «È con profondo dolore che abbiamo appreso della scomparsa del collega Claudio Lavagnino. Asp ha inviato un messaggio di condoglianze alla sua famiglia, alla quale si porgono vicinanza e rispetto».

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