«Chiedo aiuto, ho bisogno di sapere cosa è accaduto a mio figlio. Non vivo più, aiutatemi vi prego»: questo è il disperato appello che Loris Lattanzio, da Piovà Massaia, ha lanciato sul web attraverso l’apertura di una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme.org.
Già dal titolo che ha dato si capisce il motivo di tale gesto: “Scopriamo la verità sulla morte di Daniel L.”.
Come noto è il padre di Daniel, il ragazzo di 15 anni che a fine agosto del 2017 è morto a seguito di un incidente in moto a Nizza, dove viveva con la madre dopo la separazione dei genitori.
Un impatto gravissimo al quale il ragazzo era sopravvissuto qualche ora, dopo il soccorso in eliambulanza e il trasporto al Cto di Torino. Ma nella notte il suo cuore aveva smesso di battere e aveva gettato i suoi genitori in una disperazione senza fine.
Che dura ancora oggi.
Sulla ricostruzione della morte di Daniel, il padre aveva espresso molti dubbi e non ha mai accettato la versione ufficiale che compare nel verbale della Polizia Stradale e negli atti giudiziari che ne sono seguiti.
Ovvero quella di una fuoriuscita autonoma del ragazzo a bordo della sua moto con i gravi danni cerebrali provocati dal fatto che nell’impatto lui non indossasse il casco.
Tanti i particolari che la famiglia ha sempre contestato in questa ricostruzione e per anni è stato fatto appello a chiunque avesse assistito a qualcosa che potesse dare una spiegazione diversa dell’incidente. La famiglia, infatti, è convinta che ci fosse un altro mezzo coinvolto nello schianto.
Nel lungo appello su Gofundme, Loris ricorda i passi legali fatti con perizie medico legale e cinetiche ma per andare avanti ci vogliono molti soldi e la condizione economica della famiglia non consente di pagare gli onorari dei consulenti.
Per questo motivo chiede un aiuto economico attraverso questa raccolta fondi. «Per poter andare avanti con la causa e le perizie, per trovare la verità sull’accaduto ci vogliono tanti aiuti perchè da solo non riesco ad affrontare tutto questo».
Daniela Peira
