Il mercato del venerdì rimarrà in piazza Garibaldi, mentre è probabile un parziale trasloco del mercatino dellantiquariato ogni terza domenica del mese nel centro cittadino nella
Il mercato del venerdì rimarrà in piazza Garibaldi, mentre è probabile un parziale trasloco del mercatino dellantiquariato ogni terza domenica del mese nel centro cittadino nella primavera del 2013. Il confronto con i diretti interessati ha portato infatti a una ridefinizione di quanto annunciato originariamente dallassessore al commercio Valter Giroldi, nella direzione di una migliore soddisfazione delle reciproche esigenze.
«Il Circolo filatelico numismatico, che ha gestito il mercatino finora, rinnoverà la convenzione con il Comune spiega lassessore. Stiamo completando le trattative ma posso anticipare che probabilmente la futura disposizione, a partire da maggio, sarà loccupazione di metà piazza Garibaldi, insieme allo spostamento di alcune bancarelle nelle vie». Aree che si aggiungono agli spazi già utilizzati tradizionalmente dal mercatino sono via Pio Corsi, via Carlo Alberto ma anche il tratto di strada solitamente aperta al traffico delle auto attorno a piazza Garibaldi, tra lospedale e la fontana allimbocco di corso Asti.
A fianco degli espositori classici dellevento troveranno spazio i produttori di specialità tipiche del territorio, nei dintorni di piazza Martiri di Alessandria, mentre via Tripoli sarà dedicata ad artisti e artigiani locali con le loro creazioni. «Lo spostamento del mercato del venerdì, dopo le valutazioni, non si è rivelato fattibile e perciò vi abbiamo rinunciato continua Giroldi. Porterà invece nelle casse dellassessorato al commercio 12 mila euro in 3 anni la convenzione con lassociazione Pro.Com di Alessandria, che ha in gestione i due mercatoni in occasione delle fiere del Santo Cristo e di San Carlo».
Lassessorato al commercio nicese ha provveduto inoltre negli ultimi mesi alla ridefinizione dei criteri di insediamento per le attività di somministrazione: lapertura richiede la presentazione di una Scia e gli esercizi, che si occupino di ristorazione o di bevande, sono soggetti a una licenza comune. Segnala Giroldi: «Una nuova attività deve garantire reperimento di parcheggi privati in base alla dimensione e alla collocazione dentro o fuori dal centro storico. Per esempio un ristorante di 50 mq dovrà garantire tre posti auto, oppure monetizzare una tantum la somma equivalente al Comune (2340 euro). Altro obbligo la verifica dellimpatto sulla viabilità per gli esercizi di superficie superiore agli 80 mq».
Eccezione per località San Michele, riconosciuta come nucleo di antica formazione secondo i criteri regionali e a rischio di desertificazione, per cui gli obblighi precedentemente citati non sono necessari. Informazioni presso lufficio commercio del Comune.
Fulvio Gatti