Sgomento a Nizza Monferrato per la notizia della tragica morte di Fabio Siri, 58 anni, operatore del Centro Diurno del consorzio socio assistenziale Cisa Asti Sud e presidente dell’associazione Spasso Carrabile.
Siri oggi pomeriggio stava viaggiando lungo il rettilineo a Carentino alla guida di una Toyota Yaris quando è avvenuto lo schianto contro un camion che viaggiava sulla carreggiata opposta. Stava tornando da Alessandria e, ad una prima valutazione dell’incidente, non si esclude un improvviso malore.
La dinamica esatta dell’incidente e le responsabilità sono ancora allo studio della Polizia Stradale intervenuta per i rilievi e per gestire la viabilità visto che si è resa necessaria la chiusura di quel tratto.
I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma Siri è rimasto intrappolato nelle lamiere della vettura sulla quale viaggiava e quando ne è stato liberato, per lui non c’è stato più nulla da fare.
Fabio Siri era molto conosciuto a Nizza. Si era diplomato ragioniere e dopo un primo periodo della sua vita in cui ha lavorato come contabile presso un commercialista del luogo, ha poi dato una svolta alla sua carriera professionale. Ha frequentato il corso da Oss e ha scelto di lavorare con i disabili. Attualmente era in forza alla Gesst che presta servizi al Centro Diurno.
Per Siri quella di rendere migliore la vita dei disabili attraverso la via dell’integrazione era diventata una missione oltre ad un lavoro. E quell’integrazione passava anche attraverso il teatro.
Su questo solco è nato il progetto che ha portato al lungometraggio “Ama la mia terra”, diretto dal regista Antonio Palese, nato come veicolo di promozione turistica del territorio patrimonio dell’Unesco. Realizzato dal Cisa Asti Sud in collaborazione con Cochlea. Gli attori protagonisti sono gli ospiti del centro diurno del Cisa e Siri ha interpretato il ruolo del miliardario russo giunto nel Monferrato per acquistare una tenuta da trasformare in una spa di lusso.