Mattinata tumultuosa per l’Istituto Pellati. Verso le 9,30 una studentessa è saltata dalla finestra di un’aula del secondo piano dell’edificio. Il peggio sembra essere stato evitato dal rapido intervento di un dipendente della scuola, che ha attutito la caduta della ragazza riportando lesioni personali. Ad accorrere sia il 118 che i Carabinieri. Mentre i soccorsi conducevano entrambi al pronto soccorso, gli agenti provvedevano a redigere il verbale sugli eventi insieme a personale e studenti.
«Siamo tutti devastati da quanto accaduto – commenta a caldo la dirigente Paola Balza – Siamo preoccupati dell’incolumità della ragazza, ma anche di tutte le persone presenti nel momento in cui è saltata. Davvero uno shock». Ad afferrare dalla strada la studentessa è stato il collaboratore scolastico Franco Rotunno: «La sua è stata una prontezza ammirevole e il suo intervento ha sicuramente fatto la differenza. Gli dobbiamo tutta la nostra gratitudine».
Il bilancio finale della “mattinata terribile” ha visto sia la ragazza sia l’addetto portati via dall’ambulanza. Le prime voci sulle conseguenze sarebbero rassicuranti. «Lei ha battuto la schiena sulla testa del bidello, causandogli una lussazione – riepiloga la dirigente – La studentessa ha presumibilmente subito danni, speriamo non molto gravi. Era cosciente nel momento in cui è stata soccorsa».
Balza offre una quadro più preciso, pur nella tutela della privacy, della sfortunata protagonista della vicenda. «L’alunna è in carico a una comunità della zona ed è con noi già dallo scorso anno. Sappiamo che è affetta da una patologia. Nella sua diagnosi si riferiva atti del genere anche in passato. Da parte nostra c’è stata attenzione da parte di tutti, docenti e compagni. Parliamo tra l’altro di una classe molto inclusiva, tra i banchi siedono altri due alunni supportati dal sostegno».
La dinamica stessa degli avvenimenti, all’interno della classe, sarebbe stata concitata. «La studentessa stava entrando in classe, accompagnata – racconta la dirigente – Si è diretta verso la finestra, aprendola. Gli stessi compagni con i banchi lì vicino se ne sono accorti e hanno cercato di trattenerla, mentre arrivava anche l’insegnante di sostegno per fare lo stesso». Ne seguivano colluttazioni, con danni alle persone coinvolte. Ma il rallentamento ha permesso il gioco di squadra che ha infine evitato che la vicenda si concludesse nel modo più tragico.
Balza ribadisce la complessità della situazione di partenza: «Purtroppo è molto faticoso per tutti, soprattutto per studenti in quella fascia di età, farsi carico di compagne con situazioni così drammatiche. Nella scuola sempre di più viviamo la necessità di fronteggiare queste fragilità umane per le quali cerchiamo di essere attrezzati al meglio. Ma nel caso specifico, posso dire che i compagni si sono sempre prodigati».
[nella foto il Pellati di Nizza]