Al caro estinto non deve mai mancare il ricordo. Se non quando il tempo lenisce amarcord e rispetto, mandando in sofferenza anche la dimora dell'Ultimo Viaggio. Tanto che, estinte pure le ricerche
Al caro estinto non deve mai mancare il ricordo. Se non quando il tempo lenisce amarcord e rispetto, mandando in sofferenza anche la dimora dell'Ultimo Viaggio. Tanto che, estinte pure le ricerche di parenti e eredi, il "bene" passa all'ente pubblico con buona pace (non eterna) di tutti. Una singolare asta si celebrerà il 26 settembre prossimo in Comune a Canelli. Ad officiarla, pardon, a presiederla Giorgio Musso, segretario generale, assistito dai responsabili del settore Demografico e Tecnico. In vendita due tombe e cinque edicole funerarie, più una sesta in via di costruzione i cui lavori sono, però, dormienti da anni.
Perchè, direte, il Comune acquisisce le tombe costruite sì su terreno pubblico ma regolarmente acquistato? Lo spiega una relazione particolareggiata del settore Edilizia privata, patrimonio e lavori pubblici che prende le mosse da una delibera della giunta comunale del novembre scorso. Motivo: le edicole funerarie e le tombe risultano abbandonate, ovvero prive di manutenzione. Il Comune, dunque, le acquisisce «al fine di poter rimettere le stesse nella disponibilità per future concessioni».
Si scopre, dunque, che possono essere riassegnate al miglior offerente le case eterne un tempo di proprietà delle famiglie Balocco, Giribaldi, Ostellino, Sacchero/Castino, Gillio, Vacchina e Sacchero/Cantone, oltre a quella in costruzione. Ci sono pure i prezzi: per la (ex) Balocco si parte da una base d'asta di 21.300 euro, quella che fu di Giribaldi è stata valutata 8500 euro così come le tombe appartenute a Ostellino e Sacchero/Castino. Scendono leggermente, a 8450 euro le edicole dei fu Gillio e Sacchero/Cantone. Per la proprietà di Vacchina si spendono, invece, 17 mila euro. Novemila euro è stato valutato il pluriloculo abbandonato a se stesso.
Attenzione, però, a possedere i requisiti richiesti. Recita il bando, testualmente, che possono partecipare all'asta «sia i residenti che i non residenti purchè nati nel Comune di Canelli, vi abbiano risieduto per almeno 20 anni, oppure abbiano dei parenti tumulati nel cimitero di Canelli oppure siano società o ditte od associazioni con sede in Canelli». Con una postilla, tecnica: «l'aggiudicatario o nuovo concessionario, dovrà provvedere alla rimozione delle salme ivi presenti a proprie spese e alla loro eventuale riduzione in resti? solo ed esclusivamente se tecnicamente non risulterà possibile mantenere detti resti all'interno della tomba esistente». Come dire: anche per il riposo eterno non si può dormire sugli allori.
Giovanni Vassallo