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nubifragio del agosto ad Asti
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Nubifragio ad Asti, treno bloccato da un albero e tanti allagamenti [foto gallery e video]

Ancora una volta diverse zona della città sono finite sott’acqua a causa dei tombini che non riescono più a far defluire l’acqua piovana

Un albero caduto nei pressi di un treno, poco prima della stazione di Asti, nella zona di via Torchio, è solo uno dei gravi effetti provocati dall’ennesimo nubifragio estivo che oggi pomeriggio si è abbattuto sul capoluogo e su buona parte della provincia. Forti raffiche di vento, chicchi di grandine fuori misura, pioggia torrenziale hanno messo sotto scacco la città e provocato, per l’ennesima volta, allagamenti di strade, piazze, garage e cantine.

 

Scene devastanti, provocate da un cambiamento climatico, che purtroppo sono diventate la prassi. Normalità come vedere buona parte di piazza del Palio allagata (la zona verso piazza Leonardo da Vinci) o via delle Corse, zona ex piazza d’Armi, trasformarsi in un fiume “guadato” dalle auto. Proprio qui un uomo, per entrare in casa, ha dovuto abbandonare la macchina uscendo dal finestrino per poi scavalcare il muro perimetrale dell’abitazione.

Tante le chiamate ai vigili del fuoco che, insieme alle altre forze dell’ordine, sono intervenuti sia sul treno bloccato dall’albero, sia in altre zone della città, come in corso Einaudi. I tombini del sistema fognario ancora una volta non sono stati in grado di gestire la mole d’acqua caduta sulla città, in parte perché ostruiti, in parte perché non più adatti a governare i flussi provocati da piogge così intense e concentrate in un breve lasso di tempo.

Anche oggi ci sono state vie completamente allagate e nella zona nord, intorno all’ex Maternità, l’acqua è risalita dagli scarichi fognari fino ai bagni dei piani rialzati e dei primi piani, provocando danni e l’ennesima rabbia dei residenti.

«Invece di fare inutili piste ciclabili, il Comune dovrebbe investire i soldi per rifare le fogne e pulire i tombini» commenta una signora che abita non distante da piazza Torino. «Città turistica? Ma dove? – tuona un altro cittadino che troviamo non distante da piazza d’Armi – Ogni volta che piove finiamo sott’acqua e il bello è che non si progettano interventi seri per cercare di risolvere questo gravissimo disagio. Ditemi voi se questa è una città a misura di turisti».

Allagata anche la piazza antistante l’ingresso del cimitero di viale Don Bianco. Adesso è già iniziata la conta dei danni, con un occhio al meteo per sapere se, in serata, potrebbe esserci un bis.

[foto Billi e J.R.]

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Una risposta

  1. …mi piacerebbe tanto poter allegare delle foto,di tombini, pieni di sporcizia da mesi.Poi basta essere di Asti per capire ciò che dico!
    Bisognerebbe prima pensare al bene comune e poi al proprio compenso, e soprattutto la cosa più ingiusta e sapere che lo stipendio è la priorità assoluta e che per lo stipendio i soldi li trovate sempre VERGOGNA LA CITTÀ CADE A PEZZI,VERGOGNA, PENSATE A CHI HA FATTO I SACRIFICI PRIMA DI VOI …LA GENTE CAPISCE NON È STUPIDA