Un nuovo centro culturale islamico aprirà ad Asti, in vicolo Francesco Gino, nella zona di corso Casale. Quella che alcuni hanno definito una piccola moschea (sebbene il proprietario dei locali
Un nuovo centro culturale islamico aprirà ad Asti, in vicolo Francesco Gino, nella zona di corso Casale. Quella che alcuni hanno definito una piccola moschea (sebbene il proprietario dei locali contesta possa essere chiamata in questo modo) sarà aperta al termine dei lavori di adeguamento dei locali i quali, fino a poco più di due anni fa, ospitavano la carrozzeria Dante. Lapertura del nuovo centro culturale musulmano non sarà oggetto di un passaggio amministrativo in Giunta né in Consiglio comunale e il contratto daffitto è già stato firmato, per cui lapertura potrebbe essere questione di un paio di mesi.
«In quei locali non può esserci una moschea perché il Comune non la prevede – spiega il proprietario dellimmobile, raggiunto al telefono – E stato chiesto un parere agli uffici, questo è vero, ma quelle persone vogliono solo fare un luogo di incontro che non può essere considerato una moschea». Alcuni vicini, interpellati dallo stesso locatore, non avrebbero espresso critiche alla nuova destinazione duso dellex officina, ma, come ci si poteva aspettare, dal punto di vista politico è tuttaltra faccenda. E stata la consigliera di Forza Italia Angela Quaglia ad aver sollevato, tramite interrogazione urgente al sindaco, le prime perplessità sul progetto.
«Premetto che non sono contro le moschee in sé, né soffro di razzismo o di avversione nei confronti di altre etnie, religioni, costumi, – spiega – ma valutato che ogni luogo di culto raccoglie necessariamente durante le celebrazioni un gran numero di persone è necessario, come daltra parte succede per le chiese cattoliche o cristiane in genere, un ampio spazio esterno per consentire il deflusso dei fedeli. Considerato che vicolo Gino, come dice il nome stesso, è una stradina piccola e stretta, chiusa al fondo, tra condomini molto abitati della zona di corso Casale, i quali hanno le autorimesse nella parte retrostante e a cui si accede proprio attraverso il vicolo, voglio sapere se lamministrazione ha autorizzato la creazione di una moschea in quel vicolo, o di un centro culturale islamico il quale, evidentemente, sarà la stessa cosa, ma con meno obblighi dal punto di vista urbanistico-sanitario».
La consigliera di Forza Italia chiede inoltre al sindaco Brignolo se ritenga opportuno «in unottica di sicurezza e di tranquillità sociale, che in una zona così chiusa e appartata, venga creata una struttura religiosa che riunirà centinaia di persone». Infine Quaglia, nella sua interrogazione, ricorda come nella giornata di martedì si è sviluppato anche un incendio durante lesecuzione dei lavori (sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dellordine) e che questo ha creato «panico e preoccupazione tra gli abitanti della zona».
Riccardo Santagati