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Ad Asti una Giornata Staminacon il suo fondatore Vannoni
Cronaca

Ad Asti una Giornata Stamina
con il suo fondatore Vannoni

Incontro pubblico domenica 23 giugno per conoscere da vicino il metodo tanto contestato. Al pranzo benefico sarà presente il presidente della Fondazione. Ad Asti la prima sentenza che ordina agli Spedali Civili di Brescia di curare una bambina astigiana

Dalle prime pagine dei giornali e di servizi in tv ad un incontro di persona con il maggior sostenitore del Metodo Stamina.
E’ stata infatti confermata la presenza del professor Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, al pranzo di beneficenza che domenica 23 giugno si terrà al circolo Dlf al termine di un incontro pubblico in cui si tratterà il tema delle staminali. A partire dalle 10, infatti, in Sala Pastrone, Gianfranco Merizzi (presidente Medestea Internazionale) e Luigi Bonavita (dell’associazione italiana Niemann-Pick onlus) presenteranno nei dettagli perchè il metodo Stamina sia «la più promettente terapia per numerose malattie oggi incurabili», con il dettaglio di risultati clinici e aspetti normativi.

I due relatori si alterneranno nella presentazione della Fondazione Stamina, descriveranno la metodica che si basa sulla somministrazione di cellule staminali mesenchimali da stroma osseo, sugli aspetti legislativi di recente definizione e sull’attuazione della sperimentazione disposta dal Ministero della Salute per alcune malattie oggi altamente debilitanti e senza cura. Seguirà il pranzo di raccolta di fondi da destinare alla ricerca e chiunque volesse parteciparvi è pregato di dare la propria adesione entro il 21 giugno ai seguenti contatti: 348/1626254 (signora Irene) oppure montaldo.irene@tiscali.it oppure ancora astiperstamina@libero.it

Il professor Vannoni ha assicurato la propria presenza e la disponibilità ad incontrare persone e famigliari di malati per dare tutte le risposte sul Metodo e sulla strada da seguire per chi volesse sottoporsi a questa terapia. Proprio nella nostra città qualche settimana fa, era stata emessa la prima sentenza che ordinava agli Spedali Civili di Brescia di somministrare la terapia ad una bambina astigiana.

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