Un tragico incidente ha spezzato ieri sera, venerdì, la vita ad Antonio Marchica, operaio della O-Cava Meccanica di Ferrere, schiacciato dalla pressa alla quale stava lavorando. Residente a San
Un tragico incidente ha spezzato ieri sera, venerdì, la vita ad Antonio Marchica, operaio della O-Cava Meccanica di Ferrere, schiacciato dalla pressa alla quale stava lavorando. Residente a San Damiano, Antonio aveva 53 anni e dal 95 lavorava nella fonderia di Ferrere. «Era un operaio esperto e sempre molto attento, oltre che un caro amico lo ricorda Claudio Chierchiello della Fiom-Cgil abbiamo lavorato insieme 17 anni».
Antonio lascia la moglie e due figli, una ragazza e un ragazzo che lavora nella stessa azienda del padre come interinale. «I colleghi hanno immediatamente allertato il 118, ma purtroppo non cè stato nulla da fare fa sapere Giuseppe Morabito accorso sul posto dopo lincidente La magistratura ha posto sotto sequestro il macchinario e sta indagando sulla dinamica dellincidente. Finché non saranno terminati tutti gli accertamenti del caso non si può sapere cosa sia avvenuto, quel che è certo è che la sicurezza non è mai troppa e datori di lavoro e sindacati devono fare fronte comune in questa direzione: queste cose non devono accadere».
Oggi, sabato, la fonderia di via Torino avrebbe dovuto essere aperta per un turno straordinario di lavoro, ma in segno di rispetto per la vittima e i suoi familiari resterà chiusa per lutto. Il sindaco di Ferrere, Silvio Tealdi, e tutta l'amministrazione comunale hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia Marchica e hanno annunciato il lutto cittadino per tutta la giornata di domani (domenica), con bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio durante la messa.