Era fissato per questa settimana il termine per la presentazione dei certificati medici relativamente alla detenzione di armi da fuoco secondo la nuova normativa, ma ci sarà tempo anche nelle
Era fissato per questa settimana il termine per la presentazione dei certificati medici relativamente alla detenzione di armi da fuoco secondo la nuova normativa, ma ci sarà tempo anche nelle prossime settimane per mettersi in regola. I detentori di armi da sparo dovranno presentare presso gli uffici in cui è depositata la denuncia (polizia o carabinieri) il certificato medico che attesti la condizione psicofisica idonea per il rilascio del nullaosta all'acquisto di armi comuni da fuoco. Sono esclusi da tale disposizione i titolari di porto d'armi per uso caccia oppure uso sportivo in corso di validità; così come ne sono esclusi magistrati e funzionari di pubblica sicurezza.
Il certificato potrà essere rilasciato da un Ufficiale sanitario, da un medico militare, da un medico della polizia di stato e del Corpo dei vigili del fuoco, ma gli interessati dovranno preventivamente essere muniti di un certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico di base. Una volta ottenuto tale certificato di idoneità psicofisica, i detentori di armi da sparo dovranno consegnarlo in originale agli uffici dei comandi dei carabinieri o della Questura in cui la denuncia di detenzione di armi è stata presentata. Sono migliaia nell'Astigiano i detentori di armi da sparo e numerosi sono i casi di pistole o fucili, soprattutto da caccia, rimasti nelle abitazioni, un tempo di proprietà di anziani genitori o ex cacciatori e non più in uso.
Per quanti volessero disfarsi di tali armi esistono varie soluzioni. Innanzitutto c'è la possibilità di cederle o venderle in qualsiasi momento ad altre persone munite di titolo d'acquisto valido (porto d'armi o nullaosta) oppure alle armerie. Ma esiste anche l'alternativa di consegnarle alle forze dell'ordine per destinarle alla rottamazione. Nel caso si scelgano la cessione, la vendita o la rottamazione, non si dovrà ovviamente presentare alcun certificato medico, venendo meno la condizione di detentori di armi, ma soltanto comunicare agli uffici preposti la cessione. Dall'inizio dell'anno ad oggi, in appena quattro mesi, sono già un centinaio le armi, pistole e fucili, consegnate alla sola Questura di Asti per la rottamazione, operazione per la quale viene eseguita un'apposita procedura.
Marta Martiner Testa