Sono giorni cruciali quelli fra oggi e domani per dare qualche risposta in più all’omicidio che si è consumato ad Incisa Scapaccino, nella casa dell’ex Dopolavoro di borgo Villa fino a venerdì abitata da Paolo Riccone e dalla vittima, la compagna Floriana Floris, 57 e 50 anni.
Proprio sul posto, ad Incisa, arriveranno i Ris di Parma, i carabinieri scientifici specializzati nel rilievo delle scene del crimine.
La casa, su due piani, sarà nuovamente passata al setaccio alla ricerca di tracce che possano dare logica e consequenzialità temporale alla tragedia che si è consumata fra martedì e venerdì scorso.
Nelle stesse ore, i medici della Rianimazione dell’ospedale di Asti dovrebbero finalmente risvegliare Paolo Riccone dalla sedazione cui è stato sottoposto da venerdì dopo il plurimo tentativo di suicidio. L’uomo, infatti, pur non essendo mai stato in pericolo di vita, aveva tentato prima di tagliarsi le vene dei polsi, poi di avvelenarsi con un’overdose di farmaci antidepressivi che abbondavano in casa e infine bevendo della candeggina. E’ quest’ultima che ha provocato i danni più gravi all’apparato digerente nonostante la lavanda gastrica praticata al suo arrivo in ospedale.
Riccone, pur essendo fortemente sospettato di aver ucciso la compagna, non è stato nè indagato nè sottoposto a fermo dal pm Eleonora Guerra della Procura della Repubblica di Alessandria che sta coordinando le indagini.
Ospedale e sicurezza
- Redazione