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Cronaca

Omicidio di Lucio Casale:
colpevole anche il terzo

Lui, che ha sempre sostenuto di non essere stato presente all’omicidio di Lucio Casale e di essere stato “messo in mezzo” dai due fratelli Liviu e Ionut Marchidan, rei confessi del delitto, è

Lui, che ha sempre sostenuto di non essere stato presente all’omicidio di Lucio Casale e di essere stato “messo in mezzo” dai due fratelli Liviu e Ionut Marchidan, rei confessi del delitto, è stato invece riconosciuto colpevole anche in Cassazione. Costel Dochitei, 25 anni, romeno come i fratelli Marchidan, dovrà scontare anche tre anni in più dei due complici che, chiedendo il rito abbreviato, erano stati condannati a 15 anni di carcere contro i suoi 18. In primo grado, ad Asti, Dochitei era stato condannato a 16 anni mentre in Appello la pena era salita di due anni perchè era stata riammessa l’aggravante della premeditazione.

Si chiude così la vicenda giudiziaria scaturita dall’efferato delitto avvenuto nella notte fra il 31 marzo e il primo aprile del 2010 quando Lucio Casale, imprenditore edile di Castelnuovo Don Bosco, cadde in un agguato per motivi di mancati pagamenti di lavori eseguiti dai due fratelli romeni. Lucio venne sequestrato sul suo stesso Suv a Chieri, venne picchiato a sangue durante tutta la strada verso Capriglio dove l’impresario era titolare di un cantiere per la ristrutturazione di una piccola casa molto isolata. Lì venne abbandonato in condizioni disperate, ma ancora vivo. Ma non potè chiedere aiuto e morì qualche ora dopo.

d.p.

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