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Omicidio Natale: chiesti 30 anni per Caramello
Cronaca

Omicidio Natale: chiesti 30 anni per Caramello

L’efferato delitto avvenne in strada, a Canelli, a pochi passi dalla nuova casa in cui la donna si era trasferita con le due figlie dopo l’ennesimo violento litigio con l’uomo

Trent’anni: questa la condanna chiesta dal pm Marchetti nei confronti di Luigi Caramello, l’uomo che esattamente un anno fa uccise a coltellate la moglie Barbara Natale dalla quale si stava separando. L’efferato delitto avvenne in strada, a Canelli, a pochi passi dalla nuova casa in cui la donna si era trasferita con le due figlie dopo l’ennesimo violento litigio con l’uomo.

Stamattina in tribunale si è tenuto il dibattimento in rito abbreviato. Il pm ha ripercorso tutta la vicenda, soprattutto calcando la mano sulle tante occasioni in cui l’uomo ha inveito contro la donna, alcuni di questi registrati dalla figlia minore con il cellulare e riportati agli atti.

Alla fine è stata sicura della richiesta: 30 anni di carcere, già scontati per la scelta del rito abbreviato. Per la pubblica accusa, infatti, si è trattato di un omicidio premeditato e quel giorno Caramello ha cercato la moglie per ucciderla. Dello stesso avviso le tre parti civili: l’una costituita dai famigliari di Barbara Natale, ovvero figlie, madre e sorelle; l’altra rappresentata dall’associazione Mai più sole che si occupa di donne vittime di maltrattamenti in famiglia e la terza, più insolita, del Comune di Santo Stefano Belbo.

L’arringa del difensore di Caramello, Ponzio di Alba, ha cercato di smontare il concetto di premeditazione puntando su un delitto d’impeto, guidato dalla casualità dell’incontro del suo assistito con la moglie in strada, di mattina.

La sentenza arriverà il 24 novembre dopo le repliche delle parti.

Ampio servizio sull’edizione di domani

Daniela Peira

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