I carabinieri del Nas hanno fermato quattro medici ed un’infermiera tutti in servizio al Reparto Otorinolangoiatria dell’Ospedale di Asti
L’hanno chiamata “Ferri che scottano” l’operazione che stamattina ha portato all’arresto di quattro medici ed un’infermiera tutti in servizio al Reparto Otorinolangoiatria dell’Ospedale di Asti.
I nomi non sono stati diffusi dai carabinieri del Nas di Alessandria che, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Asti, hanno portato a termine sia le notifiche delle ordinanze di arresti domiciliari, sia le numerose perquisizioni (18 in tutto) nelle abitazioni e negli studi privati degli indagati.
Le accuse sono di concorso in peculato e truffa ai danni del Servizio Sanitario nazionale per una sottrazione sistematica e protratta nel tempo di materiale medico, farmaci ed attrezzature chirurgiche in dotazione all’ospedale.
Sono state alcune segnalazioni della caposala del reparto ai Nas a dare avvio all’inchiesta. Più di una volta, ad un controllo dei magazzini del reparto, mancavano considerevoli quantità di pinze anatomiche, porta aghi, specilli, abbassalingua, insufflatori, pinze e bisturi, oltre a farmaci specifici per le patologie seguite da otorinolaringoiatria che sono poi stati rinvenuti nelle abitazioni e negli studi privati perquisiti questa mattina.
I carabinieri hanno allora allestito un sistema di videosorveglianza con telecamere nascoste negli ambulatori prima e poi anche nei corridoi. La visione delle immagini ha fatto emergere non solo i “prelievi” di materiale dell’ospedale da parte degli indagati, ma anche una intensa ed abituale attività di visite negli ambulatori pagate in nero con l’uso di farmaci e attrezzature pubbliche senza autorizzazione all’intramoenia e senza seguente corrispettivo all’Asl.
Dei quattro medici indagati, tre sono in servizio all’ospedale, mentre un altro aveva solo un incarico di Guardia Medica, peraltro già scaduto.
Nelle maglie dell’inchiesta è finita anche una donna delle pulizie, denuncia per furto di materiale medico.
Daniela Peira