Una mattinata da incubo quella vissuta ieri, giovedì, per quanti sono arrivati nella zona ovest della città per lasciare l'auto e recarsi al lavoro o agli sportelli di enti e uffici. Ma
Una mattinata da incubo quella vissuta ieri, giovedì, per quanti sono arrivati nella zona ovest della città per lasciare l'auto e recarsi al lavoro o agli sportelli di enti e uffici. Ma furibondi erano anche i residenti che non dispongono di garage e cortili e lasciano d'abitudine l'auto in strada. Dalle 8,30 scattava infatti il divieto di sosta in un'ampia zona di posteggi a pagamento per consentire il rifacimento delle strisce blu. Da piazza della Cattedrale fino a via Hope, passando per via Natta, via Carducci, via Giobert, piazza Catena, via De Amicis: decine e decine di posteggi proibiti proprio all'inizio della mattinata, quando le aree parcheggio vengono occupate da chi arriva in centro per lavoro (nelle scuole e negli uffici, pubblici e privati) o per recarsi ai numerosi sportelli che si trovano in quella parte di città.
E' stata un'impresa riuscire a sistemare l'auto, operazione andata a buon fine solo al termine di estenuanti giri per le strade del centro storico nell'intento di scovare uno stallo libero. Grandi disagi e ritardi e, ovviamente, anche il disappunto di chi possiede un abbonamento (annuali, ma anche quelli mensili validi solo per determinate "zone" della città) e si è trovato impossibilitato a posteggiare. Comprensibile l'esigenza di dover realizzare i lavori, ma inevitabile notare come questi vengano sempre eseguiti chiudendo piazze e strade durante la mattinata, quando maggiore è la necessità dei pendolari. Già dalle prime ore del pomeriggio i posteggi si liberano: provvedere ai lavori nelle ore pomeridiane, ad esempio, eviterebbe di causare disagi a molti astigiani.
Altra lamentela piovuta in redazione dai cittadini è quella legata al parcheggio delle auto davanti alla scuola elementare di Quarto durante le ore di uscita degli scolari. La strada viene letteralmente ostruita dalle auto in sosta e molti quartesi sono costretti a vere e proprie gimcane per poter tornare a casa o andare a lavorare a seconda degli orari. Gli abitanti chiedono un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine, visto che ad un centinaio di metri o poco più dalla scuola c'è la possibilità di parcheggiare le auto senza intralciare il traffico. Ma si tratta di far fare cento metri a piedi ai bambini!
m.m.t. e f.d.