Un assalto che pare essere stato messo in atto da gente esperta. Allarmi neutralizzati, un'inferriata scardinata dal muro, senza che, nel cuore della notte, nessuno dai palazzi tutt'intorno si
Un assalto che pare essere stato messo in atto da gente esperta. Allarmi neutralizzati, un'inferriata scardinata dal muro, senza che, nel cuore della notte, nessuno dai palazzi tutt'intorno si accorgesse di nulla.
Obiettivo dei ladri il bar tabaccheria di via Morando all'angolo con via Catalani, nella zona della Torretta. Nella notte tra domenica e lunedì i malviventi sono riusciti ad introdursi nel locale, dopo aver messo fuori uso il sistema d'allarme e staccato dal muro a colpi di mazza l'inferriata della finestra del bagno. Gli sconosciuti sono entrati e hanno fatto razzia dei tabacchi, portandosi via stecche di sigarette per un valore di 16 mila euro. Oltre al deposito, era infatti stato appena fatto il rifernimento di sigarette. Il mattino successivo, all'apertura, il titolare, arrivando al negozio, si è accorto di quanto era accaduto. Nessuna testimonianza a disposizione, pare che nessuno abbia sentito rumori o abbia visto qualcuno aggirarsi nella notte.
«Un danno economico gravissimo», dice Angelo Lupo, figlio del titolare. «Abbiamo sistema di allarme e porte blindate: che altro si può fare per difendersi? I margini di guadagno nella vendita dei tabacchi sono molto ristretti e lo Stato non fa nulla per aiutarci e tutelarci. La situazione è disastrosa e andrà sempre peggio, considerata la crisi che si sta vivendo», aggiunge rammaricato. Proprio Angelo Lupo, due anni fa visse una terribile esperienza, assalito da tre banditi che lo picchiarono per derubarlo alla chiusura del bar tabacchi. «Era l'8 dicembre 2012 quando fui aggredito -? ricorda l'uomo ?- E ora questo nuovo furto». Un'aggressione brutale: fu circondato da tre malviventi, gettato a terra e preso a bastonate per derubarlo. Gli portarono via un bottino di 6 mila euro. Dovette essere portato al pronto soccorso dell'ospedale: la violenza dei suoi assalitori gli costò la frattura del setto nasale ed altre ferite.
Marta Martiner Testa