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Vigili accusati di lesioni su una donna«È stata lei a dare in escandescenze»
Cronaca

Vigili accusati di lesioni su una donna
«È stata lei a dare in escandescenze»

Un episodio tutto da chiarire che ha dato origine a due distinti processi in cui le parti coinvolte sono reciprocamente persone offese e imputati. Da una parte due vigili urbani, dall'altra

Un episodio tutto da chiarire che ha dato origine a due distinti processi in cui le parti coinvolte sono reciprocamente persone offese e imputati. Da una parte due vigili urbani, dall'altra un'automobilista fermata nell'aprile di quattro anni fa nei pressi dell'ospedale di Asti dove stava andando a lavorare. Nella sua versione la donna, assistita dagli avvocati Caranzano e Malabaila, racconta di essere stata fermata mentre stava andando a lavorare. Appena accostato, sarebbe scesa dall'auto e avrebbe consegnato le chiavi ammettendo di essere senza patente e di essere senza copertura assicurativa. Avrebbe chiesto ai vigili di fare in fretta il verbale perchè doveva prendere servizio al lavoro.

Di qui in avanti, il racconto della donna parla di ingiurie, offese, minacce dei vigili arrabbiati per il suo modo di fare. Dice che l'hanno afferrata, ammanettata, bloccata, spinta dentro l'auto e le hanno sbattuto la testa oltre ad averla presa per i capelli per farla scendere dall'auto di servizio fuori dalla caserma. L'avrebbero trascinata e fatta inginocchiare, salvo chiedere l'intervento del 118 per un asserito stato di agitazione che non sarebbe stato confermato dai medici intervenuti. Subito dopo essere stata rilasciata, la donna è andata al Pronto Soccorso e si è fatta refertare piccoli traumi e numerosi lividi in ogni parte del corpo. Per i vigili urbani, invece, la donna, senza patente e senza assicurazione, avrebbe dato in escandescenze, avrebbe sbattuto ripetutamente la testa sul finestrino della pattuglia di servizio e avrebbe urtato la gamba contro la portiera.

I due vigili sono sotto processo per lesioni in concorso aggravate e, solo uno di essi, anche per ingiurie e minaccia. La donna, a sua volta, è stata denunciata dalla pattuglia per resistenza, oltraggio, lesioni e danni all'autovettura di servizio. Mentre è andata assolta la commerciante del bar Novecento e i suoi due amici di Facebook che avevano commentato pesantemente la multa inferta dai vigili per uno sforamento di un metro del dehor. La denuncia era stata presentata dal Comandante dei Vigili, ma per il giudice la commerciante non è responsabile dei commenti degli amici e i due commentatori non possono essere querelati perchè il fatto non era avvenuto in luogo pubblico.

Daniela Peira

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