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Cronaca

Polizia, «numeri e sobrietà»
Il Questore e la festa in tempi di crisi

Ancora una volta il Questore ha dato risalto al ruolo fondamentale della collaborazione dei cittadini con le forze dell'ordine, rapporto evidenziato anche dal numero di chiamate al 113, in un anno più di 42mila. Al telefono sono stati segnalati incidenti, rapine, furti, ma spesso il centralino è stato contattato anche per fornire indicazioni e segnalare situazioni sospette…

Sobrietà. E’ l’indirizzo che si è data la Polizia di Stato per la sua tradizionale festa, celebrata giovedì scorso a livello nazionale e sabato nelle sedi locali. «Attraversiamo un periodo difficile e non è il momento per grandi manifestazioni: evitare costi aggiuntivi è doveroso nei confronti dei cittadini – ha sottolineato il Questore Filippo Claudio Di Francesco durante un incontro con i giornalisti – La nostra festa quest’anno è rappresentata da uno speciale incontro tra di noi, senza invitati esterni, per alcune riflessioni sul lavoro che dobbiamo affrontare, ricordando anche i nostri caduti». Il Questore non manca di ricordare anche la recente scomparsa del Capo della Polizia Manganelli e mette poi in evidenza i tanti ambiti in cui opera la polizia e il lavoro svolto, tracciando il bilancio di un anno di attività.

«Sottolineo intanto il nostro impegno per garantire ai cittadini un diritto fondamentale come quello di manifestare il proprio pensiero: 102 sono state le manifestazioni pubbliche in cui abbiamo garantito l’ordine pubblico, affinché tutto si svolgesse regolarmente», indica il Questore. Manifestazioni di protesta, ma anche sportive, istituzionali, ludiche e ricreative, di carattere politico. L’attenzione è poi sempre puntata sul controllo del territorio, la prevenzione, la garanzia di sicurezza ai cittadini, da parte degli agenti della Questura e delle specialità della polizia stradale, ferroviaria e postale.

«Importanti attività in funzione della sicurezza sono anche quelle svolte dagli uffici della Divisione amministrativa e dell’Immigrazione: 6.032 permessi di soggiorno rilasciati in un anno, 3.759 passaporti, 1.172 licenze per le armi, 53 provvedimenti di revoca delle armi, 31 armi ritirate», ha evidenziato il Questore. E poi ci sono stati 79 provvedimenti di espulsione, 10 avvisi orali, 1.642 persone fotosegnalate, 163 sopralluoghi della polizia scientifica. Ancora una volta il dottor Di Francesco dà risalto al ruolo fondamentale della collaborazione dei cittadini, così come viene richiamato dallo slogan “C’è più sicurezza insieme”: «Non vogliamo certo degli eroi, il cittadino deve fare il cittadino: ma il nostro lavoro diventa più efficace se possiamo contare sulla collaborazione della popolazione e su un saldo rapporto di fiducia».

Una fiducia che può trasparire anche dal numero di chiamate al 113: 42.283 in un anno, per segnalare un incidente, una rapina o un furto subiti, anche richieste di aiuto per piccole problematiche, ma tante telefonate anche per fornire indicazioni e segnalare situazioni sospette. Da un tetro bianco/nero di persone che si muovono con occhi, orecchie e bocche tappate, al colore che si accende quando ci accorgiamo di ciò che capita a chi sta di fianco a noi e ci attiviamo per chiedere aiuto o collaborare con la polizia: è il tema del suggestivo filmato “C’è più sicurezza insieme”, realizzato dal Dipartimento pubblica sicurezza in collaborazione con la Rai (regia di Marco Lonardo).

Marta Martiner Testa

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