Non si esclude un malore per l’uomo di 80 anni, Massimo Fassio, residente a Portacomaro, che questa mattina è deceduto all’interno della sua auto in fiamme dopo l’incidente avvenuto sulla strada che conduce al paese di Portacomaro alto, in località Poggio.
Un incidente avvenuto a poco più di un chilometro dalla casa dell’ex mobiliere Cellino che, circa sei anni fa, aveva fatto fuoco dalla finestra contro un geometra incaricato di periziare la sua casa nell’ambito di un pignoramento. Il professionista era purtroppo deceduto poco dopo essere stato soccorso.
Questa mattina l’incidente è avvenuto poco prima delle 8 quando l’ottantenne, uscito di casa con la sua vecchia Suzuki Jimny, si è diretto verso la parte bassa del paese, in valle.
L’uscita di strada è avvenuta in una curva appena accennata e sembra non ci siano segni di frenata, a sostegno dell’ipotesi che l’uomo possa essere stato colto da malore. L’auto è finita nel fossato e ha urtato molto violentemente contro uno dei ponticelli di cemento usati per accedere ai campi e vigneti sulla dorsale di quella collina. L’uomo non ha neppure tentato di uscire dall’auto ma anche fosse stato lucido, probabilmente sarebbe stato molto difficile perchè la vettura, nel fossato profondo, era completamente coricata sul fianco del lato passeggero e dunque sarebbe risultato comunque faticoso aprire la portiera del conducente e saltare giù. L’incendio si è sviluppato immediatamente, non lasciando neppure aperta la possibilità di un soccorso.
Sul posto personale del 118 che non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo, Vigili del Fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza la zona per i rilievi senza rischio di scoppi, Carabinieri di Portacomaro e pattuglie della Polizia Municipale di Asti che hanno anche provveduto a gestire la viabilità.