Ennesima truffa messa a segno con la tecnica del cosiddetto "assegno cabriolet". Questa volta a farne le spese è stato un negoziante di Santo Stefano Belbo al quale, nei giorni scorsi, si
Ennesima truffa messa a segno con la tecnica del cosiddetto "assegno cabriolet". Questa volta a farne le spese è stato un negoziante di Santo Stefano Belbo al quale, nei giorni scorsi, si era rivolto un agente di commercio molto distinto e dai modi gentili (giunto tra l'altro in negozio su un grosso e lussuoso fuoristrada, risultato poi intestato ad un amico totalmente estraneo ai fatti) che ha ordinato una partita di vini pregiati e liquori dicendo che li avrebbe poi rivenduti ad una catena di alberghi francesi. Visto il periodo di crisi, il negoziante ha subito aderito alla richiesta dacquisto di quel giovane che ha dichiarato di voler pagare la merce alla consegna con un assegno bancario.
Dopo tre giorni il negoziante gli ha recapitato con un furgone gli alcolici acquistati ad Asti in un garage. Lì ad attenderlo cera lagente di commercio che, come pattuito, gli ha consegnato lassegno da 6mila euro. Tutto sembrava essere filato per il verso giusto, ma lindomani, recatosi in banca, il negoziante ha avuto lamara sorpresa. Quellassegno risultava tratto da un conto corrente già estinto due anni prima e quindi non esigibile per mancanza di copertura fondi.
A quel punto la vittima si è recata in caserma per denunciare il fatto e i Carabinieri di S. Stefano Belbo si sono messi subito al lavoro riuscendo in poco tempo a identificare il truffatore grazie alla descrizione dettagliata fornita dal commerciante e dai due commessi impiegati nel suo punto vendita. Si tratta di un ex commerciante dauto 30enne di Asti, ora disoccupato e con a carico diversi precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio. Per lui è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Alba, dovrà rispondere dei reati di truffa e falso in titoli di credito.