Ci sono anche cinque furti avvenuti nell'Astigiano nel "carnet" di quelli attribuiti alla banda degli albanesi arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino.
Ci sono anche cinque furti avvenuti nell'Astigiano nel "carnet" di quelli attribuiti alla banda degli albanesi arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino. I componenti erano quattro e vivevano tutti in un alloggio di San Salvario dal quale si spostavano per fare colpi in tutto il Piemonte, secondo quando emerso dalle indagini della Procura torinese.
Gli ultimi quattro arresti seguono, a distanza di sei mesi, altri nove, sempre a carico di albanesi, che facevano parte di tre gruppi distinti e separati che avrebbero collezionato complessivamente oltre 90 colpi fra rapine e furti. I colpi astigiani che sono loro imputati sono un furto aggravato in casa avvenuto il 27 dicembre del 2014 in piazza Torino e quattro furti avvenuti a raffica nella giornata del 19 novembre scorso fra Cisterna, (frazione San Matteo) e San Damiano (in via Maroncelli e in borgata San Giacomo). Si tratta quasi sempre di furti notturni con le vittime in casa. I malviventi non erano per nulla discreti nei loro colpi, perchè per spostarsi usavano un'Audi TT bianca, una potente auto rubata.
I carabinieri hanno accertato che i quattro uscivano dal loro alloggio di San Salvario (dove vivevano in affitto senza contratto registrato) con due auto "pulite": una Smart e un'Alfa 147 che andavano a parcheggiare in zona Mirafiori dove si trovava l'Audi rubata a Giaveno per andare a compiere le scorrerie. «Con questo bolide – hanno detto gli inquirenti – hanno messo a segno quasi tutti i colpi e si sono spostati per tutto il territorio del Piemonte ad altissime velocità, a volte ad oltre i 260 chilometri orari, senza mai fermarsi ai caselli autostradali perchè sfruttavano la scia dei clienti telepass nelle corsie riservate».
d.p.