Nellarco di soli dieci giorni il Lupo solitario, così è stata convenzionalmente denominata loperazione anticrimine condotta con successo dai Carabinieri della compagnia di Alba,
Nellarco di soli dieci giorni il Lupo solitario, così è stata convenzionalmente denominata loperazione anticrimine condotta con successo dai Carabinieri della compagnia di Alba, coadiuvati dai colleghi della compagnia di Bra e della stazione di Corneliano dAlba, ha messo a segno due tentativi notturni di far esplodere con gas acetilene altrettante casseforti bancomat installate allesterno di filiali della Banca Intesa San Paolo ad Alba, cinque rapine ai danni di negozi ed attività commerciali gestite da donne nelle province di Cuneo, Torino, Asti ed altro ancora.
Unattività criminosa assai intensa e ravvicinata nel tempo, molto pericolosa in particolare per le implicazioni connesse allesplosione dei bancomat e di grande allarme sociale per le attività commerciali colpite tanto da far ritenere agli investigatori, in un primo momento, che ad agire fossero più gruppi criminali ben strutturati e versatili che colpivano in un ampio ambito territoriale. Niente di tutto questo perché, come hanno poi scoperto i militari di Alba, ad agire era appunto il cosiddetto Lupo solitario ovvero Luca Battaglio, classe 1975, impresario edile da alcuni mesi senza lavoro con moglie e tre figli minori a carico, originario di Canale d'Alba ma bitante a Corneliano d'Alba. Un incensurato, totalmente insospettabile e, proprio per questa ragione, ancora più difficile da individuare come autore dei colpi perché non schedato nelle banche dati della forze di polizia.
Cinque gli episodi messi in atto dall'uomo. Il primo la notte del 5 gennaio quando aveva tentato di far esplodere con gas acetilene il bancomat della filiale Intesa San Paolo nel quartiere Moretta ad Alba senza riuscirci ma provocando una forte deflagrazione e danni riuscendo a fuggire prima dellarrivo dei Carabinieri. La notte seguende stessa tipologia di colpo al bancomat Intesa San Paolo di corso Europa ad Alba, tentativo non riuscito perchè disturbato dal passaggio di una guardia giurata. La sera dell'8 gennaio messe a segno due rapine a mano armata in sequenza ravvicinata, la prima ai danni di unedicola di Baldissero d'Alba facendosi consegnare dalla titolare lincasso di 250 euro e laltra a Ceresole d'Alba ai danni di una panetteria-pasticceria riuscendo a farsi dare dalla commerciante 70 euro. La sera del 10 gennaio, rapina a un negozio dabbigliamento per bambini a Montà d'Alba minacciando con una pistola la titolare da cui si fa consegnare 200 euro e, mezzora dopo, tentativo di rapina ai danni di una panetteria di Pralormo (To) non riuscita perchè messo in fuga dalle urla della titolare del negozio. Infine la sera del 16 gennaio, rapina la titolare del Bar Stella ad Isola d'Asti a cui porta via 250 euro; dopo questo colpo l'uomo si dirige in Asti per tentare di mettere a segno unaltra rapina ma viene bloccato ed arrestato dai Carabinieri di Alba.
Il comune denominatore emerso dagli episodi che ha aiutato i carabinieri ad individuare il responsabile è stata lauto utilizzata dal rapinatore, una Ford Focus SW grigia con un'ammaccatura sul cofano posteriore, a cui il Lupo solitario di volta in volta applicava targhe anteriori e posteriori che rubava da auto in sosta nel centro di Alba prima di passare allazione. Inoltre le bombole di gas acetilene usate per far esplodere i bancomat erano state rubate la notte del 4 gennaio scorso da un'officina meccanica di Piobesi d'Alba. Al momento del fermo ad Asti i Carabinieri di Alba hanno trovato il rapinatore in possesso di una pistola giocattolo, fedele riproduzione di quella in dotazione alle Forze di Polizia, un passamontagna, i soldi appena rapinati al Bar Stella di Isola e, nella sua abitazione, alcune bombole di gas acetilene e altri arnesi necessari per far esplodere i bancomat, tutto materiale sottoposto a sequestro.
Ma non è finita qui perché i Carabinieri di ALBA ed il Sostituto Procuratore, dott.ssa Laura Deodato, stanno ancora indagando sull'uomo per altre rapine ai danni di esercizi commerciali perpetrate in provincia di Torino nei giorni scorsi e per diverse esplosioni di bancomat in altre località del Piemonte. Larrestato è al momento in carcere ad Asti con le accuse di rapina aggravata, porto abusivo di armi, furto aggravato e ricettazione.