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Cronaca

Processo sul fallimento Way Assauto:
partenza falsa, ci si rivede a dicembre

Stamattina presenti una parte dei 170 operai che si sono costituiti parte civile contro Trinchero padre e figlio e Robella. Una serie di eccezioni sollevate dall'avvocato Caranzano hanno fatto slittare l'avvio del dibattimento al 19 dicembre. In lista testi anche Marmo, altri deputati astigiani e vertici delle istituzioni che si sono interessate ad una soluzione per l'azienda…

Quasi una partenza falsa per il processo per il fallimento della Way Assauto, quando si è chiamata Astigiana Ammortizzatori sotto la gestione Robella-Trinchero. E proprio i due soci, insime al figlio di Trinchero, sono accusati di svariati capi di imputazione che comprendono anche l'appropriazione indebita di una parte di contributi previdenziali degli operai destinati al Fondo Cometa.
Questa mattina doveva tenersi la prima udienza di dibattimento, ma una serie di eccezioni sollevate dall'avvocato Caranzano, del collegio di difesa, ha stoppato l'avvio del processo vero e proprio. In particolare, Caranzano ha chiesto che alcune parti civili non fossero ammesse per alcuni capi di imputazione.
Parti civili affollatissime, se si considera che sono 170 solo gli operai rappresentati dagli avvocati Pasta, La Matina, Sellitti, Del Curto a cui si aggiungono i sindacati Fim/Cisl nella figura del suo segretario Tino Camerano e la Fiom/Cgil con Pietro Bonaudi; chiude la lista il curatore fallimentare Giorgio Todeschini che ha chiesto all'avvocato Pierpaolo Berardi di rappresentare gli interessi del "fallimento" durante questo processo.

In tribunale stamattina era presente un folto gruppo di operai decisi a seguire da vicino la vicenda che ha riguardato gli ex datori di lavoro che hanno portato alla dichiarazione di fallimento della storica fabbrica astigiana e per seguire ancor più da vicino il destino dei loro fondi mai versati.
Sulle eccezioni, il tribunale, in composizione collegiale con il dottor Muscato presidente e i giudici Ceccardi e Gaveglio, non ha deciso subito rinviando tutto alla prossima udienza fissata il 19 dicembre. In quella data verranno sciolti i dubbi sulle parti civili e verrà dato avvio al dibattimento con l'acquisizione delle prove e delle liste testi. Quelle depositate prevedono nomi importanti: dall'allora presidente della provincia Roberto Marmo sulla scelta di affidare la proprietà a Robella e Trinchero agli amministratori delle istituzioni di ogni grado che, negli anni, si erano impegnati ed erano intervenuti per trovare soluzioni alla crisi dell'azienda astigiana.

Daniela Peira

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